A Friedrichshafen, tra il 27 e il 29 di giugno si sono tenuti i Technology Day di Zf per esporre gli ultimi successi in termini di innovazioni tecnologiche. Il motto della compagnia “see. think. act.” riecheggia e trova molteplici espressioni pratiche, così come l’obiettivo “Vision Zero”. Quest’ultimo risponde alla volontà di offrire soluzioni che puntino allo zero in termini di emissioni (locali), numero di incidenti e, non in ultimo, tempi di fermo. Tutte le attività che hanno riempito le giornate organizzate dal colosso tedesco sono una trasposizione in fatti di questi due slogan.

zf autobus elettrico ave130

I quattro punti cardinali di Zf

La visione di Zf per il futuro dei trasporti si dispiega lungo quattro direttrici principali. Controllo del moto del veicolo, sicurezza integrata, guida autonoma, elettrificazione. Le soluzioni messe in mostra condensano in diverse misure e declinazioni i quattro pilastri, il cui collante è rappresentato dalla spinta alla digitalizzazione e dal background di IoT che rende fondamentalmente possibile lo sviluppo di simili soluzioni.

L’innovazione parte dal micro

Il tour offerto a coloro che hanno preso parte ai Technology Day comincia dall’alto numero di componenti innovativi che Zf presenta in questa occasione. Tra i più importanti, le trasmissioni elettriche “Plung-and-Drive” CeTrax Lite e Mid, rispettivamente per veicoli fino a 7,5 e a 19 tonnellate. Una novità che segna lo sbarco di Zf nel mondo dei motori veri e propri, seppur elettrici. Se il rodato assale elettrificato Ave130 (diventato rapidamente uno dei principali standard in ambito di autobus elettrici), pur integrando due motori ai mozzi, rimaneva in ogni caso un assale, col CeTrax l’azienda di Friedrichshafen per la prima volta fornirà un motore elettrico centrale. La peculiarità del CeTrax consiste nell’avere motore elettrico, elettronica di potenza e cambio integrati, oltre a poter essere adattata a piattaforme già esistenti.

Zf, il motore elettrico centrale riduce le spese

«Grazie al concetto “Plug-and-Drive” dei nostri modelli CeTrax, i costruttori di veicoli possono ridurre le spese di sviluppo e installazione. Con questa offerta, Zf si rivolge in modo mirato ai costruttori o ai titolari di imprese di trasporto che, nell’ambito di una strategia sulle piattaforme, vorrebbero inoltre passare dai modelli convenzionali esistenti alla guida elettrica», spiega Mark Mohr, Direttore dello Sviluppo per la Tecnologia per Veicoli Industriali presso Zf. In termini di erogazione, le due versioni arrivano a fornire rispettivamente 150 e 300 chilowatt a 380 e 760 newtonmetro (coppia massima 4.400 Nm).

Le sfumatore ibride del cambio Traxon

Per agevolare la transizione verso la propria “Vision Zero”, oltre alla trasmissione CeTrax, Zf offre anche, come dicevamo, l’assale elettrificato Ave130. Stessi ingombri delle soluzioni più tradizionali, come mostra l’autobus articolato da 18 metri nell’area di prova esterna, che ne monta due, insieme a quattro motori e all’elettronica di controllo. Per gli autobus – turistici – oltre che per gli autocarri, è disponibile la variante ibrida della trasmissione per veicoli industriali TraXon, con un motore elettrico posizionato tra quello a combustione e la trasmissione. Ciò significa avere a disposizione, anche per i mezzi pesanti, i vantaggi delle trasmissioni ibride. Dal 2019, sarà anche configurato per la manutenzione predittiva in connessione con il cloud Zf. Il cambio Traxon è recentemente debuttato di serie sulla gamma Futura di Vdl, ed è stato adottato anche da Irizar.

Lo sterzo elettrico di Zf

Tra le altre anteprime, anche il nuovo sterzo completamente elettrico ReAx EPS, con servosterzo elettrico e senza componenti idraulici. Si tratta di un elemento fondamentale del passaggio alla guida automatizzata anche su veicoli commerciali e industriali. La base è il collaudato sterzo elettromeccanico che ZF ha sviluppato per le automobili, con un motore elettrico da 70 Nm e sistema intelligente basato sul Pro AI, il sistema di intelligenza artificiale sviluppato appositamente da ZF. Nemmeno il comfort in cabina è tralasciato, grazie al sistema di sospensione attiva cCAB per ridurre beccheggio e rollio, e l’implementazione del sistema eCALM, per la riduzione del consumo di aria e di energia della sospensione pneumatica.

Logistica e digitalizzazione per Zf

La digitalizzazione della logistica è oramai una tappa forzata. Le soluzioni offerte da ZF spaziano dall’utilizzo di un’ampia gamma di sensori, telecamere, TAG hardware, processori intelligenti che tengono flotte, punti di stoccaggio e di destinazione costantemente connessi, con i dati sempre disponibili grazie alla potenza di calcolo del cloud computing. È il caso, per esempio, del lavoro portato avanti dalla sezione Model Factory di ZF, o delle soluzioni di Openmatics in ottica 4.0.

Autonomia e intelligenza applicate

Tra le applicazioni esposte a Friedrichshafen, un’attenzione particolare va allo ZF Innovation Forklift. Si tratta di un carrello elevatore automatizzato, a trazione elettrificata dall’animo interconnesso. È la prima vera condensazione, in un’applicazione per la movimentazione di materiali, del motto del gruppo “see. think. act.”. Nella zona a fianco dello spazio occupato dal carrello elevatore trovano posto tre interessanti applicazioni altamente futuristiche per il trasporto di persone. e.GO People Mover e Rinspeed Snap, due prototipi a metà strada tra un furgoncino e un salotto mobile, e un avveniristico van senza volante controllato via joystick (o autonomo), il cui cruscotto è occupato da tre schermi interattivi.

Innovation Van per l’ultimo miglio

Nell’area esterna si svolgono invece le dimostrazioni e i test drive dei veicoli equipaggiati con le innovative soluzioni tecnologiche di ZF. A partire dall’Innovation Van per la logistica dell’ultimo miglio, allo ZF Innovation Truck e al Terminal Yard Tractor. Questi ultimi due si dimostrano in grado di eseguire manovre di carico e scarico di container in (quasi) completa autonomia, dimostrando che il motto “see. think. act.” ha senso anche in termini di risparmio e di sostenibilità, chiudendo così il cerchio con quello che è l’obiettivo comunitario del gruppo “Vision Zero”.

 

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