ZF: nel 2023 il fatturato è aumentato del 6,5%, raggiungendo i 46,6 miliardi di euro
ZF ha raggiunto gli obiettivi finanziari prefissati per il 2023. Nel contesto di un’economia globale altamente volatile, l’azienda ha aumentato il fatturato del 6,5 per cento, raggiungendo i 46,6 miliardi di euro (2022: 43,8 miliardi di euro). L’EBIT rettificato è di 2,4 miliardi di euro (2022: 2,0 miliardi di euro); il margine EBIT rettificato è […]
ZF ha raggiunto gli obiettivi finanziari prefissati per il 2023. Nel contesto di un’economia globale altamente volatile, l’azienda ha aumentato il fatturato del 6,5 per cento, raggiungendo i 46,6 miliardi di euro (2022: 43,8 miliardi di euro). L’EBIT rettificato è di 2,4 miliardi di euro (2022: 2,0 miliardi di euro); il margine EBIT rettificato è del 5,1 per cento (2022: 4,7 per cento). Grazie all’andamento positivo del free cash flow nella seconda metà dell’anno, ZF ha rimborsato le passività per circa 2 miliardi di euro e ridotto l’indebitamento netto di 400 milioni di euro, portandolo al di sotto dei 10 miliardi di euro.
«Il 2023 è stato un anno di decisioni ad ampio raggio per ZF. Abbiamo rivisto il percorso di trasformazione dell’azienda e ci siamo concentrati sulla competitività e sulla redditività. Grazie al grande impegno di tutto il team ZF, abbiamo raggiunto i nostri obiettivi finanziari. Ora continueremo su questa strada. Il 2024 sarà un anno di implementazione e stabiliremo la rotta verso una maggiore focalizzazione, efficienza e competitività», ha dichiarato il Dr. Holger Klein, CEO di ZF, in occasione della presentazione del bilancio a Friedrichshafen.
La strategia di casa ZF
Come ha ricordato Klein, nel 2023 sono state prese alcune decisioni importanti. Una di queste è stata la preparazione alla fusione tra la Divisione Car Chassis Technology e la Divisione Active Safety Systems nella nuova Divisione Chassis Solutions, avvenuta il 1° gennaio di quest’anno. Inoltre, è iniziato lo scorporo della Divisione Passive Safety Systems. Un altro passo importante è stato la creazione di una joint venture per i sistemi per lo chassis delle autovetture, ZF Chassis Modules GmbH, con Foxconn, il più grande produttore di elettronica del mondo.
Anche la decisione di astenersi dalla produzione di navette autonome e di concentrarsi invece sul ruolo di fornitore premium di tecnologie di guida autonoma e di servizi ingegneristici è stata rivoluzionaria per l’orientamento a lungo termine del Gruppo. «Questo tipo di decisione consente a ZF di agire da una posizione solida e di continuare ad attuare la propria strategia. Il nostro ampio portfolio ci permette di investire in modo specifico in aree di crescita redditizie e nella mobilità elettrica – a seconda delle esigenze dei clienti – al fine di fornire prodotti per la propulsione completamente elettrica, ibrida e convenzionale», ha spiegato Klein.
Per diventare più competitivi a livello mondiale e rispondere alla debolezza dei mercati, ZF utilizzerà programmi legati alle performance e si concentrerà ancora di più sul miglioramento dei costi e delle strutture. Entro la fine del 2025, la base dei costi dovrà essere ridotta di 6 miliardi di euro a livello di Gruppo. Cinque aree principali contribuiranno a questo obiettivo. Queste comprendono l’ottenimento di effetti sul prezzo di acquisto dei materiali, l’aumento della produttività, il miglioramento dei costi di ricerca e sviluppo e della struttura dei costi nelle funzioni aziendali e una revisione dettagliata degli investimenti per il loro utilizzo mirato. «Questa base di costi più snella ci darà una posizione di forza per affrontare l’ulteriore trasformazione verso la mobilità elettrica nella seconda metà di questo decennio e oltre», ha aggiunto Klein.
A Klein ha fatto eco il Chief Financial Officer Michael Frick, che ha ricordato come nell’anno fiscale 2023, ZF abbia rimborsato passività per un totale di circa 2 miliardi di euro. «La nostra priorità è affrontare sistematicamente la riduzione e il rifinanziamento del debito». Sulla base dello ZF Green Finance Framework, sono state effettuate tre emissioni obbligazionarie: nel febbraio 2023, ZF ha emesso un’obbligazione verde in euro a tasso fisso per un importo di 650 milioni di euro nell’ambito del Debt Issuance Program (DIP). Nell’aprile 2023, ZF è rientrata con successo nel mercato obbligazionario statunitense con un volume di 1,2 miliardi di dollari. Un altro green euro bond è stato collocato sul mercato nel settembre 2023 con una tranche individuale a tasso fisso di 650 milioni di euro. «Queste emissioni sono state tutte molto richieste. I mercati continuano a credere in ZF e nella nostra capacità di gestire la trasformazione. Quest’anno abbiamo già attinto a queste emissioni di successo per garantire un orientamento stabile e a lungo termine del nostro profilo di scadenze, anche in presenza di mutate condizioni dei mercati finanziari», ha proseguito Frick. Un’obbligazione verde collocata sul mercato alla fine di gennaio con un volume di 800 milioni di euro (durata quinquennale, cedola del 4,75%) è stata sottoscritta otto volte più della disponibilità.
ZF, le previsioni per il 2024
Le previsioni per l’anno fiscale 2024 rimangono caute, essendo ancora caratterizzate da un contesto economico debole con inflazione e conflitti geopolitici. In presenza di tassi di cambio stabili e considerando le operazioni societarie previste, ZF prevede un fatturato di Gruppo di oltre 45 miliardi di euro nel 2024. Questo corrisponde a una crescita organica del 5%. Con lo sviluppo previsto dei mercati di vendita e di approvvigionamento, insieme al relativo controllo delle strutture dei costi, ZF ritiene raggiungibile un margine EBIT rettificato tra il 4,9 e il 5,4%. Il free cash flow rettificato per le operazioni societarie dovrebbe superare gli 800 milioni di euro.