Zf Italia, tutto un team dietro al bus
Leader si diventa grazie al team. Due sono le stelle polari della mission del produttore tedesco, leader mondiale nella componentistica per automotive con trasmissioni e sistemi autotelaio in primo piano: “Tecnologia avanzata” ed “Efficienza energetica”. Non esiste però successo senza vicinanza al cliente: all’orizzonte c’è la ristrutturazione della rete di post-vendita, con l’introduzione di officine di […]
Leader si diventa grazie al team. Due sono le stelle polari della mission del produttore tedesco, leader mondiale nella componentistica per automotive con trasmissioni e sistemi autotelaio in primo piano: “Tecnologia avanzata” ed “Efficienza energetica”. Non esiste però successo senza vicinanza al cliente: all’orizzonte c’è la ristrutturazione della rete di post-vendita, con l’introduzione di officine di secondo livello.
Da sinistra: Matteo Zucchi, Paolo Gigante, Claudio Bertolini
Prima di tutto I numeri. Le attività in campo di “Commercial vehicle technology”, dai truck agli autobus, valgono il dieci per cento del fatturato di Friedrichshafen: 2,9 milioni sui 29 del bilancio 2015. Un’area che impiega oltre 12mila lavoratori, su un parco dipendenti complessivo di circa 135mila persone, distribuito in «circa 230 centri in 40 Paesi – come riassume Christian Meichle, responsabile vendite dei componenti per veicoli commerciali – 82mila sono in Europa. Zf investe approssimativamente il 5 per cento in ricerca e sviluppo. Vale a dire, 1,4 milioni nel 2015».
Da sinistra: Christian Meichle, Robert Ajhmajer, Thomas Gessler
Una squadra di sei persone tiene le redini del settore bus, con equa ripartizione tra il quartier generale di Friedrichshafen e la sede centrale italiana di Assago in provincia di Milano, guidata da inizio 2016 dall’a. d. Matteo Zucchi. In questo momento al centro delle attenzioni dell’azienda c’è il miglioramento della rete d’assistenza, «erogata attraverso la sinergia dei reparti tecnici di Zf Italia in stretta collaborazione coi colleghi della casa madre e dei Service Partner distribuiti sul territorio», nelle parole di Paolo Gigante, incaricato della promozione tecnica-commerciale Zf per il settore autobus. Emergeranno presto sviluppi: «Abbiamo recentemente ultimato un progetto di ristrutturazione della rete service che prevede – spiega il direttore dell’assistenza tecnica Claudio Bertolini – la futura introduzione delle officine di secondo livello “ZF Services Service Point” nonché l’incremento della predisposizione alle attività finalizzate alla manutenzione in full service del veicolo completo».
Risaliamo all’indietro lungo la filiera delle attività di Zf. A monte c’è una proposta commerciale per bus & coach che annovera alcuni prodotti diventati ormai must: basti pensare al cambio Zf EcoLife (nella foto qui sopra), dotato di sei rapporti di marcia, rallentatore idraulico interno, doppio scambiatore di calore, coppia di ingresso fino a 2300 Nm e ridotte emissioni sonore, che, nelle parole di Gigante, «rappresenta la soluzione più convincente, economica, ecologica e confortevole: i consumi di carburante vengono ridotti e ciò riduce anche il livello di rumorosità; il retarder primario integrato è incorporato nel sistema di gestione del freno del veicolo e supporta un elevato potere frenante anche a velocità inferiori, in modo da conservare i freni e produrre meno usura, dannosa anche per l’ambiente». Gli automatizzati Astronic e Traxon, anch’essi con rallentatore idraulico incorporato, completano insieme al meccanico sincronizzato Ecoshift l’offerta di trasmissioni.
Tra gli assali, oltre agli A132 e Av133, la novità è il ponte ribassato ed elettrico Ave130 (qui sopra in foto) per bus elettrici ed ibridi. Non solo assale ma anche una fonte di propulsione, grazie ai motori elettrici integrati. Due sono i vantaggi secondo Thomas Gessler, senior manager della componentistica per bus a Friedrichshafen: «È installabile su autobus a pianale completamente ribassato e permette di realizzare, con un solo asse motore, sia un 12 metri che un articolato da 18 metri». A completare il team c’è Robert Ajhmajer, fleet sales manager sempre nella base tedesca. L’ultima proposta in ordine di tempo è invece il motore elettrico centrale presentato all’Iaa 2016. La riduzione dei consumi, tuttavia, non passa solo attraverso l’uso dei migliori ritrovati tecnologici, ma è anche attraverso la scelta del miglior rapporto al ponte per il percorso effettuato dal bus: in questo direzione va la Driveline consultancy, l’analisi delle caratteristiche del veicolo in funzione del tipo di esercizio, svolta da ingegneri Zf attraverso misurazioni ad hoc.
Zf Italia: padiglione C7, stand 013, Fiera di Rimini