ZF ha diramato i dati dell’attività 2019. Anno in cui il gruppo ha generato un fatturato di 36,5 miliardi di euro (2018: 36,9 miliardi di euro). Una leggera flessione dovuta a un’industria in forte mutamento, controbilanciata, affermano da ZF, dalla ricezione di ordini di grossi volumi. Aumentano gli investimenti in ricerca e sviliuppo: 2,7 miliardi investiti, il 7,3 per cento del fatturato. 2020? Un’incognita.

zf bilancio 2019

Una lieve flessione del fatturato per ZF

ZF Friedrichshafen AG annuncia di aver raggiunto i propri obiettivi per l’intero esercizio, che erano stati rivisti nell’estate 2019. Pari a 36,5 miliardi di euro, il fatturato del Gruppo – rettificato per gli effetti valutari e di M&A – è lievemente inferiore rispetto a quello dell’anno precedente, pari a 36,9 miliardi di euro (diminuito organicamente dell’1,9 per cento). L’EBIT rettificato ammonta a 1,5 miliardi di euro (2018: 2,1 miliardi di euro) e il margine EBIT rettificato è pari al 4,1 per cento (2018: 5,6 per cento).

A fine dicembre, ZF contava 147.797 dipendenti a livello mondiale (2018: 148.969). Insieme alle priorità immediate per far fronte alle conseguenze del corona virus, ZF sta perseguendo i propri obiettivi a lungo termine della sua strategia per la “Next Generation Mobility”, per dare forma alle esigenze della mobilità del futuro.

ZF e Coronavirus, come i mercati possono crollare…

“Attualmente, stiamo constatando come i mercati possano crollare da un giorno all’altro,” ha affermato giovedì Wolf-Henning Scheider, CEO di ZF, a Friedrichshafen. “In ZF, abbiamo reagito in modo veloce e deciso alla diffusione del corona virus e abbiamo dato priorità nel miglior modo possibile alla salute e agli interessi dei nostri dipendenti, in conformità con quelli dell’azienda. Il nostro obiettivo è di perseguire la strada ZF garantendo occupazione e reddito ovunque siano disponibili gli strumenti adeguati. Così facendo, stiamo agendo in modo socialmente responsabile e contribuendo a salvaguardare la salute dei nostri dipendenti. Inoltre, possiamo contribuire a stabilizzare la situazione economica, attualmente instabile per tutte le aziende.”

Scheider ha sottolineato che ZF rimane fiduciosa anche in questa situazione delicata e si sta preparando a incrementare la produzione negli stabilimenti in Europa e negli Stati Uniti nel momento in cui i clienti riprenderanno l’attività produttiva. In Asia, la produzione è già ricominciata. “Continueremo a stare al fianco dei nostri clienti e fornitori come un partner commerciale affidabile – e a supportarli quando hanno bisogno di noi,” ha affermato Scheider.

Un’industria in trasformazione

Il fatturato del Gruppo nel 2019 – di 36,5 miliardi di euro – è stato inferiore alla cifra dell’anno precedente (2018: 36,9 miliardi di euro). Rettificato per gli effetti valutari e quelli relativi a fusioni e acquisizioni, il fatturato organico è diminuito dell’1,9 per cento. “Il clima economico generale e le sfide speciali legate alla trasformazione complessiva della nostra industria hanno avuto lo scorso anno un impatto tangibile sulle nostre attività”, ha spiegato Scheider. “Tuttavia, abbiamo ricevuto numerosi ordini di grandi volumi, ad esempio per la nuova generazione della nostra trasmissione automatica a 8 rapporti abilitata per impieghi ibridi e per le trasmissioni elettriche per autovetture e autobus.”

L’EBIT rettificato ammonta a 1,5 miliardi di euro (2018: 2,1 miliardi di euro); il margine EBIT rettificato è sceso al 4,1 per cento (2018: 5,6). I guadagni sono stati influenzati da spese più elevate in ricerca e sviluppo (R&S) e dalla creazione di nuovi siti per le tecnologie future – come gli impianti di produzione per le trasmissioni elettriche in Germania, Serbia e Cina. Inoltre, la flessione economica dell’industria automotive si riflette nel risultato. Il free cash flow rettificato per M&A ammonta a 803 milioni di euro (2018: 891 milioni di euro).

ZF, la digitalizzazione per limare i costi di struttura

ZF dichiara di aver reagito in modo coerente ai mercati più deboli, rivisto e posticipato gli investimenti e concordato giorni di chiusura in diverse sedi – semplicemente attraverso strumenti di flessibilità operativa.

“Siamo stati in grado di adattare i nostri costi di struttura alla mutata situazione di mercato,” ha dichiarato il Dr. Konstantin Sauer, CFO di ZF. “Questo ha consentito ai risultati di ZF di rimanere nell’intervallo previsto, rivisto a metà del 2019. Tuttavia, queste cifre non soddisfano i nostri obiettivi strategici di lungo termine. Continueremo perciò a lavorare sui nostri costi di struttura per migliorare ulteriormente.” Anche la maggiore digitalizzazione dei processi aziendali dovrebbe contribuire in questo senso.

Gli investimenti in immobili, stabilimenti e macchinari ammontano a 1,9 miliardi di euro (2018: 1,6 miliardi di euro). Pari al 5,2 per cento, la percentuale di investimenti è significativamente maggiore rispetto al 2018 (4,3 per cento).

ZF e l’acquisizione di Wabco

Come ha ulteriormente spiegato il CFO Sauer, il finanziamento dell’acquisizione pianificata di Wabco, produttore di freni per veicoli commerciali e industriali, è stato un successo. A tal fine, lo scorso ottobre, ZF ha immesso sul mercato obbligazioni e prestiti obbligazionari per un totale di 4,8 miliardi di euro. “Molti più investitori avrebbero voluto sottoscrivere questo finanziamento rispetto a quanto abbiamo offerto,” ha affermato Sauer. “Ciò dimostra che il mercato finanziario vede e supporta il potenziale di questa acquisizione.”

Più soldi per la ricerca e sviluppo

Nonostante il difficile contesto, ZF ha nuovamente aumentato la propria spesa in ricerca e sviluppo a 2,7 miliardi di euro (2018: 2,5 miliardi di euro). La percentuale di spesa in ricerca e sviluppo è passata dal 6,7 al 7,3 per cento. “Quando supereremo l’attuale crisi, vogliamo continuare a investire in modo mirato sulle tecnologie future,” ha affermato il CEO di ZF Scheider. “Questo ci consentirà di ampliare ulteriormente le nostre competenze di fornitore leader di sistemi.”

Microsoft tra i partner di ZF

Oltre alle risorse proprie di ZF, le partecipazioni e le partnership giocano un ruolo chiave nella ricerca e sviluppo dell’azienda – in particolare nella guida automatizzata. Queste includono, per esempio, l’acquisizione della quota maggioritaria del 60 per cento dell’azienda olandese 2getthere, fornitore affermato di sistemi elettrici a guida autonoma per il trasporto dei passeggeri, e la cooperazione recentemente concordata con Microsoft per migliorare i processi e intensificare significativamente le competenze software di ZF. “Questo è importante per i nostri clienti che richiedono una collaborazione flessibile e brevi tempi di consegna per gli aggiornamenti software,” ha spiegato Scheider. “Inoltre, saremo in grado di sviluppare software anche se l’hardware non è ancora disponibile. Nel mercato automotive, ZF offrirà anche soluzioni software come singoli prodotti.”

ZF, più posti in mobilità elettrica e guida autonoma

Alla fine del 2019, ZF impiegava 147.797 dipendenti in tutto il mondo (2018: 148.969). Il calo dello 0,8 per cento riflette la situazione economica più debole – il piano originario prevedeva un aumento della forza lavoro di diverse migliaia di dipendenti. ZF ha adeguato le proprie capacità in Cina (in calo del 9,7 per cento a 13.289 dipendenti) e negli Stati Uniti (in calo del 7,5 per cento a 11.069 dipendenti) a causa delle condizioni di mercato. In Germania, il numero di dipendenti è rimasto al livello dell’anno precedente di circa 50.900. Sono stati creati posti di lavoro aggiuntivi nelle aree della mobilità elettrica, della guida autonoma e dello sviluppo software. Ciò significa che attualmente ci sono circa 19.400 dipendenti in tutto il mondo che lavorano nella ricerca e sviluppo (2018: 17.100).

ZF a impatto zero entro il 2040

Come fornitore di soluzioni di mobilità orientate al futuro, ZF è impegnata nell’Accordo di Parigi – offrendo sia tecnologie pulite ed efficienti, sia riducendo le emissioni di CO2 nelle proprie sedi. A tal fine, lo scorso anno, l’azienda ha sviluppato una strategia di protezione del clima, basata sulla cosiddetta Corporate Carbon Footprint (CCF). In questa strategia, ZF si è impegnata a ridurre in larga misura le emissioni di gas a effetto serra nei propri stabilimenti (in particolare CO2). “Il nostro obiettivo è di essere “a impatto zero sul clima” entro il 2040, in conformità con le specifiche del UN Climate Council,” ha affermato Scheider.

“Per raggiungere questo obiettivo, stiamo ampliando i nostri programmi esistenti di efficienza energetica e ci stiamo concentrando ancor di più sull’energia pulita proveniente da nostre stesse fonti.” Producendo energia sostenibile con le proprie trasmissioni per impianti eolici, ZF sta fornendo anche un contributo significativo alla protezione del clima al di fuori dei suoi stabilimenti.

2020, anno di incertezza

La situazione economica globale è sostanzialmente cambiata dopo la diffusione del coronavirus e la certificazione dei bilanci annuali ZF. “Quando il mondo è arrivato a un blocco dal punto di vista sociale ed economico, ci siamo trovati di fronte a una situazione senza precedenti,” ha sottolineato Scheider. “I suoi effetti sono incerti, motivo per cui attualmente non siamo in grado di fare previsioni valide per il 2020. Continueremo a fare tutto il possibile per salvaguardare i nostri dipendenti, fermare la diffusione del virus e assicurare la stabilità della nostra azienda. Con la nostra strategia per la ‘Next Generation Mobility’, siamo ben preparati per rendere realtà la mobilità del futuro nel lungo periodo.”

Con i nuovi ordini da miliardi di euro per la trasmissione automatica a 8 rapporti abilitata per impieghi ibridi e le nuove attività nell’area della tecnologia per la sicurezza attiva (Integrated Braking System/IBC), il continuo aumento della domanda per le trasmissioni elettriche per autobus e gli ordini di ricerca e sviluppo per le funzioni di guida automatizzata, ZF ha prospettive solide e di lungo termine, garantisce il gruppo.

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