Il prezzo del gasolio continua a salire, sfonda il tetto dei 1,6 euro al litro e tocca così i suoi massimi dal 2014. Un’impennata che non agevola certo la ripresa di un comparto, quello dei trasporti e del Tpl, messo a dura prova dalla pandemia.

«La mobilità in autobus sta ancora vivendo un momento di forte avversità, ci siamo lasciati alle spalle i picchi della pandemia ma la domanda di servizi resta ancora molto lontana dai dati pre Covid-19, mentre si registra un forte aumento dei costi dei principali fattori di produzione del servizio. Il prezzo industriale del gasolio, che in una impresa di trasporto rappresenta la seconda voce di costo dopo quella per il personale, ha registrato nell’ultimo anno un aumento di oltre 25%, mentre l’urea, materia prima alla base degli additivi necessari al funzionamento dei più recenti veicoli a gasolio, è diventato di fatto introvabile e comunque ha più che raddoppiato il suo costo. Urge adeguata attenzione e supporto per il settore del trasporto passeggeri con autobus nel suo complesso», dichiara allora Giuseppe Vinella, Presidente di Anav-Confindustria, denunciando le difficoltà derivanti dal perdurante impatto della pandemia sulla mobilità collettiva delle persone e ora accentuate anche dalla crescente dinamica dei prezzi dei carburanti e delle materie prime oltre che dalla carenza dei conducenti.

Interventi rapidi anche su costi formazione conducenti

Dunque, il numero uno Anav ha posto l’accento anche sul fronte (caldo) degli autisti, della loro carenza e dell’obbligo del green pass per lavorare: «Non possiamo poi nasconderci che l’introduzione del green pass nei luoghi di lavoro, che condividiamo e sosteniamo quale strada necessaria per accelerare la fase di riapertura e di ritorno alla normalità, ha in qualche modo acuito il problema della carenza dei conducenti nel settore del trasporto con autobus. I costi per la formazione e qualificazione iniziale dei conducenti di autobus costituiscono indubbiamente una barriera e un disincentivo per chi si voglia avvicinare all’attività. Anche su questo chiediamo un intervento legislativo che sia adeguato e strutturato su più anni per garantire all’utenza continuità e qualità del servizio».

Anav ha già portato la questione all’attenzione dei dicasteri competenti e attende interventi rapidi per il settore che potrebbero trovare copertura nelle risorse relative al maggior gettito Iva derivante dall’aumento dei prezzi delle materie prime.
«Non dobbiamo dimenticare – conclude infine Vinella – l’importanza del trasporto con autobus nel sistema di mobilità collettiva e gli elevati livelli di sicurezza del mezzo di trasporto autobus anche nel contesto della pandemia».

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