Vicenza sceglie i LightTram Hess: le prime consegne nel 2027
Vicenza ha fatto la sua scelta: Hess. Sarà infatti il costruttore svizzero, con sede a Bellach, a fornire a SVT di Vicenza 16 bus elettrici, che saranno acquistati grazie ad un contribuito di 19 milioni di e concesso dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Le consegne inizieranno ad ottobre 2027 per concludersi presumiblmente entro […]
Vicenza ha fatto la sua scelta: Hess. Sarà infatti il costruttore svizzero, con sede a Bellach, a fornire a SVT di Vicenza 16 bus elettrici, che saranno acquistati grazie ad un contribuito di 19 milioni di e concesso dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
Le consegne inizieranno ad ottobre 2027 per concludersi presumiblmente entro dicembre 2027. I bus saranno impiegati sulla futura linea “LAM Rossa”.
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I Lightram 19 per Vicenza
I veicoli saranno del tipo Lightram 19 con la tecnologia di ricarica rapida (flash charge) di Hitachi, capace di fornire una potenza di 600 kW per 20 secondi. Lunghi 18 metri e omologati per trasportare fino a 150 persone (con 34 posti a sedere e 2 posti per disabili), sono provvisti di sistemi tecnologici di ultima generazione che assicurano elevato comfort di viaggio, tra cui la gestione termica intelligente, che garantirà all’interno del vano passeggeri la regolazione automatica della temperatura a seconda della stagione.
La tecnologia TOSA
La tecnologia adottata ricalca il modello TOSA in esercizio a Ginevra. L’acronimo TOSA deriva dalle iniziali dei quattro partner coinvolti per il progetto pilota: TPG, l’operatore di trasporto pubblico a Ginevra; Opi, l’ufficio per la promozione delle industrie e delle tecnologie dell’area Lemano-Ginevra; Sig (Servizi industriali di Ginevra) e Abb.
Il principio è la velocizzazione della fase di ricarica, che è più limitata ai capilinea con lunghi tempi di attesa ma può essere effettuata in pochi secondo sia ai capilinea che durante il percorso. La ricarica lungo la linea non può ovviamente costringere il mezzo a una sosta prolungata, con immaginabili conseguenze sulla regolarità dell’esercizio, che potrebbe tradursi in un maggiore tempo di attesa alle fermate o all’inserimento di un ulteriore turno macchina. Fondamentale è quindi la velocità di ricarica, sia in linea che alle soste ai capilinea.
La tecnica di ricarica (flash o biberonnage) prevede la dotazione su ogni veicolo di un braccio automatico, che si collega in meno di un secondo al polo (simile ad un pattino) presente in ogni stazione di ricarica. Il tempo di durata della ricarica è mediamente di circa 15-20 secondi, tempo solitamente accettabile per il programma di esercizio. Non è sempre necessario utilizzare tutte le stazioni di ricarica: il conducente verifica a video lo stato di carica delle batterie, che potrebbero avere immagazzinato ulteriore energia nelle fasi di decelerazione e di frenatura: a seguito della valutazione, il conducente potrebbe non utilizzare la stazione di ricarica, e magari anche le successive, riuscendo a raggiungere il capolinea; in alternativa, a seconda dello stato di carica, potrebbero essere necessario l’utilizzo di una o più stazioni di ricarica. Lo stato delle batterie può variare a seconda di fattori quale il carico a bordo, il profilo altimetrico, l’utilizzo di accessori quali la climatizzazione.
Il ruolo di Hitachi Energy
Hitachi Energy ha perfezionato ed ottimizzato la propria tecnologia di ricarica flash, denominata Grid-emotion. Secondo Hitachi, con l’ausilio di tecnologie appropriate e garantendo una gestione ottimale dell’energia, il sistema può far risparmiare fino a 1.000 tonnellate di CO2 su una linea di bus la cui percorrenza globale prevista è di 600.000 chilometri all’anno. Inoltre, i costi energetici dell’e-bus sono dichiarati inferiori del 30% a quelli di un autobus diesel.
I bus elettrici saranno dotati di supercondensatori: tra le caratteristiche di questi dispositivi di conversione e accumulo dell’energia, importanti sono l’elevata potenza specifica, la capacità di carico e scarico quasi istantanea, e una vita residua più elevata, potendo facilmente i 10mila cicli di carica e scarica.
Le batterie agli ioni di litio LTO da 66 kWh saranno poste sul tetto dei LightTram mentre la ricarica avverrà direttamente durante le soste alle fermate e ai capolinea, attraverso un’apposita infrastruttura che sarà realizzata alle fermate prescelte da RFI nell’ambito dei lavori della linea ferroviaria ad Alta Velocità.
Si stima che ogni bus elettrico potrà percorrere circa 55.000 km l’anno, risparmiando emissioni di CO2 per 1.000 tonnellate ogni 12 mesi, rispetto ai normali bus termici Euro 6. A fronte di questa percorrenza, il risparmio in termini di CO2 emessa rispetto ad un autobus anche di ultima generazione, Euro 6, sarà pari a circa 62.500 tonnellate l’anno per ciascun mezzo, per un totale di 1.000 tonnellate di CO2 in meno immessi in atmosfera ogni anno.
Grazie all’utilizzo dei fondi Pnrr SVT ha potuto acquisire anche 10 bus elettrici con sistema di ricarica di tipo overnight che saranno consegnati a fine 2024 e impiegati sulla rete urbana di Vicenza.
di Stefano Alfano