Gli autobus a idrogeno al centro della strategia ambientale del rinnovo della flotta Tper, che ha costituito una nuova società, TPH2, per gli impianti integrati di ricarica a idrogeno.

La creazione di questa realtà rappresenta un primo punto di svolta di un percorso iniziato nell’autunno scorso quando il Gruppo Tper ha iniziato a lavorare al progetto-idrogeno come parte dellenergy mix destinato al trasporto pubblico locale nei due bacini di Bologna e Ferrara.

TPH2 si occuperà di realizzare gli impianti integrati per la ricarica di idrogeno per gli autobus, secondo quanto previsto dalle scadenze del PNRR entro il 2026.

TPH2, Tper insieme al Gruppo Wolftank

Tper – a conferma della consuetudine di operare in partnership con soggetti che hanno sviluppato competenze specifiche di settore – aveva individuato con selezione pubblica un partner operativo-industriale, in una azienda del Gruppo Wolftank, per la costituzione di una società che ora ha visto la luce.

La nuova società del Gruppo Tper è costituita tra Tper SpA (che ne detiene il 51%) e HGENERATION Srl, una società della divisione italiana (Wolfank Italy) del gruppo Wolftank, leader internazionale nello sviluppo e realizzazione di soluzioni per la mobilità ad idrogeno.
TPH2 sarà guidata da un consiglio di amministrazione composto da cinque membri, tre nominati da Tper e due da HGENERATION.

Trazioni alternative: Tper rinnova il parco mezzi

Trova in questo modo attuazione quanto già previsto nell’accordo firmato tra Comune di Bologna, Tper ed agenzia per la mobilità SRM per rinnovare il parco veicoli del servizio di trasporto pubblico locale con mezzi ad emissioni zero con 127 autobus, una delle azioni di rinnovo della flotta circolante e delle infrastrutture essenziali che rientrano nel percorso di decarbonizzazione urbana che punta alla neutralità climatica entro il 2030 di Bologna, inserita tra le 100 città europee a impatto zero nell’ambito della missione Horizon Europe della Commissione Europea.

Un analogo protocollo è in via di definizione con il Comune di Ferrara per 10 ulteriori mezzi, sempre finanziati dal Pnrr.

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