Rischio spezzatino per la provincia di Verona. Il bando per il servizio di tpl sarà licenziato entro fine anno, come da delibera approvata il 6 dicembre dal consiglio provinciale. Per ora l’opzione prevista è quella dell’unico lotto per servizio urbano ed extraurbano. La valutazione dell’autorità nazionale che regola i trasporti potrebbe però sparigliare le carte in tavola.

Ora Atv, in futuro chissà

Attualmente il servizio di tpl di Verona è in mano ad Atv. L’azienda, come si legge su Verona sera, aveva chiesto che il servizio le venisse confermato direttamente, senza ricorso alla gara di servizio. La delibera approvata in consiglio comunale ha dovuto scontare la non partecipazione al voto da parte dei consiglieri del Pd, i quali hanno sostenuto che essa «nega e contraddice tutto il lavoro fatto negli ultimi 12 anni per la riunificazione del servizio urbano ed extraurbano in una sola azienda, l’integrazione delle rete e delle tariffe tra Comune e Provincia, le sinergie che hanno consentito di fare passi in avanti nello sviluppo». Lo spauracchio per la politica è uno: la possibilità che il trasporto pubblico venga spezzettato in due o quattro zone con gestori diversi. Un’ipotesi su cui infervora lo scontro politico.

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