Venezia. Un tram non fa primavera
«Quel che è certo è che per la fine di febbraio tutti i lavori devono essere conclusi e l’impresa ci deve consegnare tutta la documentazione tecnica. È questo il limite temporale da non superare. Poi sulla durata delle prove, uno o due mesi, per il via alle corse, l’ultima parola spetta sempre ai commissari ministeriali». […]
«Quel che è certo è che per la fine di febbraio tutti i lavori devono essere conclusi e l’impresa ci deve consegnare tutta la documentazione tecnica. È questo il limite temporale da non superare. Poi sulla durata delle prove, uno o due mesi, per il via alle corse, l’ultima parola spetta sempre ai commissari ministeriali». Antonio Stifanelli, amministratore di Pmv, conferma che con l’inizio del nuovo anno per il tram scatta l’ora X. Ci sono due mesi di tempo per concludere i cantieri aperti oramai solo tra San Giuliano e il ponte della Libertà; per la prima prova elettrificata con il tram in corsa autonoma e per l’attivazione del nuovo software che dalla centrale del tram, a Favaro, deve comandare gli scambi e i movimento dei 20 tram in esercizio sulla linea per Panorama e su quella fino a Venezia. L’avvio delle corse, indicato per la primavera 2015, inizierà, in ogni caso, senza il terminal di interscambio in piazzale Cialdini a Mestre. Pochi giorni fa infatti Pmv ha annunciato il quarto rinvio di gara, dopo la sospensione per assenza di finanziamento dal Comune di Venezia. Costo, 1 milione e 200 mila euro che devono venire dalle alienazioni di immobili. (nuovavenezia)