I ricavi da motori e batterie per autobus elettrici sono destinati a crescere rapidamente fino al 2025. E poi? E poi, secondo Interact Analysis, il combinato disposto tra lā€™aspetto economico e il passaggio alla produzione in house potrebbe dare un (ulteriore) forte scossone al comparto…

Secondo lā€™ultima ricerca di Interact Analysis, il fatturato di componenti, motori e batterie per e-bus dovrebbe raggiungere un miliardo di dollari nel 2026 in Europa (e un miliardo di euro nel 2027, al cambio attuale).Ā 

Il lasso di tempo a crescita piĆ¹ rapida ĆØ quella compreso tra il 2023 e il 2035, durante il quale gli e-bus diventeranno la tecnologia preponderante (rispetto al diesel) in alcuni Paesi europei. Negli Stati che godono di un forte sostegno da parte dei governi, gli autobus elettrici a batteria hanno raggiunto una posizione di forza, in quanto la disponibilitĆ  del prodotto, i bassi costi di esercizio e gli obiettivi climatici rappresentano un mix perfetto per spianare loro la strada. In alcuni Paesi, come Olanda e gran parte della Scandinavia, lā€™elettrico a batteria ĆØ giĆ  la scelta obbligata per i bus: ci aspettiamo che nei prossimi anni questo trend diventi la regola un poā€™ ovunque, a partire da Francia, Germania, Italia, Spagna e Regno Unito.

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Europa sempre piĆ¹ elettrica

Ma lā€™elettrificazione delle flotte non sta avvenendo solo in Europa occidentale: anche allā€™Est si sono visti alcuni movimenti molto significativi in questo senso. Quindi, per capire dove la crescita sarĆ  piĆ¹ rapida e dove, invece, sarĆ  piĆ¹ lenta, ĆØ probabilmente necessario analizzare Paese per Paese e cittĆ  per cittĆ  piuttosto che guardare alle regioni allā€™interno dellā€™Europa. A partire dal 2026 prevediamo una trend di crescita piĆ¹ lento per gli autobus elettrici, poichĆ© alcune cittĆ  e Paesi avranno giĆ  unā€™alta percentuale di e-bus a regime. Lā€™Europa, definita come lā€™Ue dei 27 piĆ¹ il Regno Unito, ha previsto vendite di componenti per drivetrain a zero emissioni pari a 0,73 miliardi di dollari nel 2023 (dati preliminari), con 1,03 miliardi di dollari previsti per il 2026 e 1,38 miliardi di dollari per il 2030.

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Lā€™Europa insegue il Dragone

La Cina ha giĆ  un mercato di componenti per catene cinematiche di autobus elettrici forte di oltre 3 miliardi di dollari allā€™anno (il dato si riferisce ai componenti venduti per i bus immatricolati in Cina e non conteggia i volumi di autobus o componenti cinesi in Europa). Si prevede che lā€™Europa sia ancora, nel 2026, molto indietro rispetto alla Cina. Tuttavia, gli elettrici a batteria in Europa stanno diventando piĆ¹ comuni che in molte altre parti del mondo.

Sul totale delle vendite di autobus allā€™anno in Europa (tra 40/50.000 mezzi considerando tutte le categorie: dallā€™urbano allā€™intercity, passando per il coach), prevediamo che oltre 14.000 pezzi saranno elettrici nel 2030 (un volume analogo al cento per cento del mercato Classe I). CiĆ² ĆØ dovuto principalmente alla scarsa penetrazione dellā€™elettrico nei segmenti intercity e turistico.Ā 

Gli urbani, invece, saranno prevalentemente elettrici a batteria entro il 2030, in linea con le trattative a livello europeo (non ancora concluse al momento della stampa di questo numero della rivista) per un mercato degli autobus urbani completamente a zero emissioni nel 2035 con un obiettivo intermedio del 90 per cento nel 2030.Ā 

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La supply chain che viene da Est

Se le aziende cinesi riusciranno a penetrare nel mercato europeo dei pacchi batteria completi (anzichĆ© delle sole celle), dei motori e di altri prodotti, i prezzi potrebbero scendere. Insomma, a lungo termine, le aziende cinesi potrebbero essere in grado di conquistare una quota di primo piano. 

Tuttavia, al momento, il quadro politico, le tempistiche necessarie per avviare le produzioni e il fatto che alcune aziende non siano ancora molto conosciute fanno sƬ che nei prossimi anni la quota di fatturato agguantata delle aziende cinesi rimanga bassa per molti prodotti. CiĆ² nonostante, il divario di prezzo ĆØ molto ampio: man mano che i ā€˜decision makerā€™ si renderanno conto che i prodotti cinesi possono avere talvolta un prezzo equivalente alla metĆ  della controparte occidentale (piuttosto che un mero dieci per cento in meno), questi prodotti potrebbero iniziare ad attirare lā€™attenzione. E a essere comprati. Ovviamente, perĆ², equivale al 50 per cento il prezzo per il mercato cinese: dal momento che i gruppi devono sostenere le spese di vendita e marketing allā€™estero, la spedizione e i costi di adeguamento alle normative europee, il vantaggio di prezzo si riduce notevolmente. Ma anche cosƬ i prodotti cinesi rimarranno probabilmente e significativamente meno costosi di quelli provenienti dalla maggior parte degli altri Paesi, compresi quelli europei.

Tra i principali fornitori di pacchi batteria per veicoli elettrici (compresi i camion e i mercati extraeuropei) classificati nel rapporto ā€˜Componenti per camion e autobus elettrici 2023ā€™ di Interact Analysis figurano BorgWarner (Akasol), Bmz, Byd, Catl, Forsee Power, Northvolt, Saft e Xalt Energy. Per quanto riguarda gli altri componenti, Zf ha primeggiato per diversi anni con i suoi assali a portale con motori ai mozzi, anche se attualmente deve affrontare una forte concorrenza negli autobus da parte dei fornitori di motore centrale (che tuttavia anche Zf ha a listino). Bosch ĆØ unā€™altra azienda ben posizionata per affrontare il mercato dei componenti per la propulsione dei veicoli elettrici. Inoltre, cā€™ĆØ ancora tempo per il debutto di nuovi entranti…

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In-house, un trend che avanza

Inoltre, ci sono anche alcuni costruttori che giĆ  oggi producono i componenti internamente. Interact Analysis prevede una crescita di questa tendenza: inverter, pacchi batterie e Pdu sono alcuni dei ā€˜pezziā€™ che in futuro saranno sempre piĆ¹ oggetto di produzione interna. Nel 2030, ĆØ possibile che la quota di produzione in house rappresenti una fetta di mercato simile a quella dei prodotti acquistati da terzi, in quanto gli Oem cercheranno di rimpiazzare i mancati introiti del settore diesel e di ridurre al minimo la perdita di posti di lavoro, dato che i veicoli elettrici hanno meno parti mobili e possono richiedere meno manutenzione. Una volta considerato questo aspetto, non ĆØ chiaro se la crescita dei fornitori di componenti continuerĆ  dopo il 2030.

ƈ piĆ¹ probabile che il passaggio alla produzione interna di componenti avvenga nelle aziende piĆ¹ grandi, dove le vendite sono elevate, come i costruttori di autobus&truck che hanno anche altre divisioni che vendono altri tipi di veicoli. Le aziende piĆ¹ piccole continueranno presumibilmente ad acquistare la maggior parte dei prodotti esternamente, anche se potrebbero, a tendere, approvvigionarsi di celle e confezionarle ā€˜in casaā€™ anzichĆ© acquistare un pacco batteria completo.

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Il ruolo ā€˜pesanteā€™ della batteria

Il 71 per cento del fatturato previsto per il 2026, o addirittura lā€™87 per cento se includiamo nel totale il battery management system, ĆØ appannaggio dei pacchi batteria. Si tratta di una quota piĆ¹ elevata rispetto a quanto si verifica in altri segmenti: per i camion e il settore off-road il valore relativo al pacco batteria ĆØ inferiore. PerchĆ©? Le ragioni principali sono due.Ā 

In primo luogo, gli autobus devono avere una lunga autonomia, in modo da poter ripetere lo stesso percorso piĆ¹ volte, con una sola ricarica, o preferibilmente senza, durante il giorno. CiĆ² significa che ĆØ necessaria, a spanne, unā€™autonomia di 250 km, il che comporta una dimensione minima di batteria, per non rischiare, di 400 kWh.Ā  La dimensione della batteria scelta per un autobus deve anche tenere conto della richiesta di raffreddamento e/o riscaldamento dellā€™abitacolo.Ā 

In secondo luogo, la potenza richiesta dai bus non ĆØ cosƬ elevata come quella dei camion o dei macchinari off-highway, in quanto generalmente operano a basse velocitĆ  in cittĆ  e non devono superare zone montuose. Pertanto, il valore dei motori e degli inverter ĆØ piĆ¹ modesto rispetto a quello degli altri segmenti.

A prima vista, quindi, gli autobus rappresentano unā€™opportunitĆ  migliore per i produttori di batterie piuttosto che per altri componenti come motori e inverter. Tuttavia, un margine di profitto elevato ĆØ piĆ¹ difficile da ottenere nel mercato altamente competitivo dei pacchi batteria, mentre alcuni altri componenti hanno un numero inferiore di fornitori e rappresentano perciĆ² unā€™opportunitĆ  per i produttori di ritagliarsi una posizione forte. CiĆ² puĆ² essere ottenuto grazie ad alcune innovazioni tecnologiche, o semplicemente grazie a unā€™azienda ben gestita, con un forte sviluppo del prodotto e un buon marketing.

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Prezzi, il picco della componentistica

I prezzi dei componenti, tra cui pacchi batterie, motori e inverter, sono aumentati dal 2020 al 2022/2023 a causa dellā€™aumento dei costi delle materie prime e delle strozzature della catena di fornitura. Tuttavia, i costi delle materie prime sono tornati alla normalitĆ  nel 2023 e ci aspettiamo di vedere i prezzi diminuire nuovamente nel 2024, come ci si aspetterebbe in un mercato innovativo e in crescita come questo.Ā 

La crescita unitaria dei veicoli elettrici sarĆ  perĆ² piĆ¹ rapida del calo dei prezzi, per cui si prevede che i ricavi dei componenti continueranno ad aumentare. Alcune aziende stanno cercando di evitare di tagliare i prezzi, poichĆ© il difficile contesto del 2022 ha reso piĆ¹ complicato realizzare profitti e la speranza ĆØ di tornare alla redditivitĆ  mantenendo i prezzi allo stesso livello nel 2024. CiĆ² detto, mantenere i prezzi costanti sarĆ  difficile, dato che le pressioni competitive, probabilmente, torneranno nel 2024.

Ā  Ā  Ā  Ā  Ā  Ā  di Jamie Fox, Interact Analysis (societĆ  di ricerche di mercato con un reparto specifico che si occupa dell’elettrificazione di camion, autobus e veicoli off road. Qui su Autobusweb ospitiamo un contributo del’analista Jamie Fox)

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