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Dall’ultimo report sulle abitudini di spostamento degli americani emerge che la modalità dominante per recarsi da casa al luogo di lavoro è ancora l’auto privata. Cresce il fenomeno del carpooling, ma la maggior parte dei cittadini USA fa spostamenti quotidiani da soli, utilizzando una vettura ciascuno. Nelle grandi città o in quelle con una rete di trasporto pubblico più diffusa sul territorio, tuttavia, la percentuale di utilizzo del TPL è in crescita. Il report sancisce in ogni caso la predominanza dell’auto privata per gli spostamenti quotidiani: ma perchè nonostante la spesa per il trasporto pubblico negli USA continui a salire, il servizio rimane sempre poco utilizzato? Alcune ragioni vanno individuate nelle modalità di pianificazione stradale delle città, che hanno favorito lo sviluppo di un tessuto urbano ottimo per la macchina, ma meno congeniale per il trasporto pubblico; altre ancora sono dovute allo scarso sviluppo del trasporto pubblico nelle periferie, che negli USA si è fatto meno diffuso dagli anni 50 ad oggi rispetto alle città europee. La causa che però incide di più è l’aver sottostimato le potenzialità del trasporto pubblico nelle politiche urbane e l’aver interpretato i costi a sostegno del settore come una spesa aggiuntiva nei bilanci pubblici. In Europa, dove le politiche locali hanno spinto sul trasporto pubblico, la presenza di auto, anche solo per gli spostamenti casa-lavoro, è nettamente inferiore rispetto agli Stati Uniti.

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