Un nuovo look per l’Autostazione Tibus a Roma (e che look)
Incrementare la funzionalità dei servizi dell’Autostazione Tibus di Roma attraverso la riqualificazione e valorizzazione del territorio in cui si colloca il terminal. A questo obiettivo punta il progetto “Il bosco, la piazza, l’autobus e il treno”, approvato dall’assemblea dei soci di Tibus e depositato presso gli uffici dell’amministrazione Capitolina, come richiesto dal Comune di Roma […]
Incrementare la funzionalità dei servizi dell’Autostazione Tibus di Roma attraverso la riqualificazione e valorizzazione del territorio in cui si colloca il terminal. A questo obiettivo punta il progetto “Il bosco, la piazza, l’autobus e il treno”, approvato dall’assemblea dei soci di Tibus e depositato presso gli uffici dell’amministrazione Capitolina, come richiesto dal Comune di Roma Capitale.
Dopo il superamento definitivo dell’ipotesi dello spostamento del terminal nel piazzale ovest, è stato possibile elaborare una nuova visione green per rivoluzionare l’hub e integrare il tessuto urbano con i servizi di trasporto essenziali per la Capitale.
Dentro al progetto
Il progetto ridisegna integralmente il piazzale con una nuova ed originale estetica caratterizzata da una struttura spaziale in legno lamellare, quale quinta architettonica posta a radicale separazione delle nuove aree pedonali e a verde dalle superfici di esercizio, con il duplice compito di mitigarne sia l’impatto acustico che quello visivo.
Pannelli fotovoltaici integreranno tali funzionalità, fornendo energia sostenibile che coprirà nella totalità il fabbisogno energetico della struttura e ne ridistribuirà il surplus per i servizi tecnologici degli spazi pubblici contigui.
«L’obiettivo principale di questa iniziativa di Tibus – ha spiegato il presidente Giovanni Bianco – è quello di migliorare la funzionalità dell’Autostazione, ovvero la fruibilità dei servizi per i passeggeri in transito, ma allo stesso tempo conferire una nuova immagine all’area riqualificando la porzione di territorio in cui siamo inseriti, valorizzando il verde esistente e minimizzando l’impatto delle attività”.
Il numero dei passeggeri in transito nella stazione, d’altronde, conferma la centralità e l’importanza dell’hub per la mobilità dell’intero Paese.
Prima dei rallentamenti causati dalle misure legate alla pandemia, il terminal movimentava oltre 8 milioni di passeggeri: tra la fine del 2022 e l’inizio del 2023 i volumi sono tornati all’85% circa del traffico.
Nuove aree verdi e spazi destinate ai pedoni
Il progetto, a firma degli architetti Pellegrini e Giannuzzi con l’architetto Dessì, prevede una nuova viabilità che impatterà in misura minore sulle attività del quartiere poiché l’entrata e l’uscita dei mezzi avverrà esclusivamente dalla via della stazione Tiburtina (lato Verano).
Questo cambiamento, supportato da uno studio trasportistico di fattibilità, punta a rispondere in modo risolutivo alle esigenze di separare in modo netto la viabilità dell’autostazione dalla nuova piazza totalmente pedonale e alberata.
Infatti, nuove aree verdi destinate ai pedoni saranno implementate per creare una vera e funzionale “piazza della stazione”, come elemento urbano rigenerante. Previsto, inoltre, un ampliamento dell’autostazione di 2.800mq, in aggiunta agli esistenti 7.700mq, funzionale ad una migliore gestione degli spazi di manovra e dei servizi ai viaggiatori.
Sul lato sud, a ridosso di via della stazione Tiburtina, oltre a mantenere il verde esistente, verrà realizzata una fascia alberata fino al confine con il parco dell’Istituto Ittiogenico che fungerà da filtro verde per il contenimento del carico inquinante della via Tiburtina.
Previsto anche un leggero incremento degli spazi commerciali esistenti all’interno dell’hub che, sempre realizzati con tecnologie leggere e posti a cornice dei rinnovati spazi pedonali, renderanno ancora più viva e funzionale la nuova piazza; tali attività, unitamente ai servizi dell’autostazione, garantiranno un maggiore controllo sociale del territorio, eliminando così la persistenza di zone di degrado a cui attualmente l’area è soggetta.
La nuova visione è frutto anche di sinergie attivate con i cittadini residenti: il progetto, infatti, fa proprie le indicazioni di una importante iniziativa lanciata dai comitati di quartiere per richiedere la riqualificazione dell’area dopo l’abbattimento della Tangenziale Est, che ha raccolto ben 8mila firme.
Uno strumento di riqualificazione e rigenerazione
Il progetto sarà realizzato interamente con un investimento di 5 milioni di euro messo in campo dall’Autostazione Tibus, senza alcuna spesa da parte del Comune.
Le opere saranno realizzate in due fasi: il completamento della prima, risolutivo per un radicale cambiamento dell’uso e dell’immagine dell’area, potrebbe essere realizzato -compatibilmente con i tempi tecnici necessari alle procedure autorizzative- entro dicembre 2024, in tempo per accogliere i pellegrini che raggiungeranno Roma durante le celebrazioni del Giubileo che si svolgeranno nel 2025. La fase finale di completamento del progetto è programmata entro dicembre 2026.
«L’Autostazione, nella sua posizione di assoluta centralità, svolge la funzione primaria di snodo di scambio per il sistema della mobilità romana, nazionale e internazionale – ha concluso il presidente Bianco –. Il progetto di riqualificazione a cui abbiamo lavorato rappresenta uno strumento fondamentale per la riqualificazione e rigenerazione dell’intero piazzale Ovest e sarà di totale beneficio sia per i residenti, con i quali si è sviluppato nel corso di questi ultimi anni un virtuoso percorso di collaborazione, sia per le migliaia di persone che transitano ogni giorno attraverso questo hub intermodale».