Un nuovo autobus immatricolato su due in Italia nel 2024 è diesel. Tutti i dati dei costruttori
Il diesel comanda ancora il mercato dell’autobus italiano, nonostante gli e-bus stiano guadagnando strada. Secondo i dati messi a disposizione da Anfia (Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica), infatti, delle 5.226 targhe registrate dal primo gennaio al 31 ottobre, 2.663 sono a motore diesel, pari a una quota del 50,95%. 2.589 sono diesel Euro VI Step […]
Il diesel comanda ancora il mercato dell’autobus italiano, nonostante gli e-bus stiano guadagnando strada. Secondo i dati messi a disposizione da Anfia (Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica), infatti, delle 5.226 targhe registrate dal primo gennaio al 31 ottobre, 2.663 sono a motore diesel, pari a una quota del 50,95%.
2.589 sono diesel Euro VI Step E, i rimanenti 74 sono per la stragrande maggioranza Euro VI Step D (50 unità), ma si contano anche 6 Euro VI Step C, 8 Euro VI, 6 Euro V, 2 Euro IV e due Euro III.
Dei 2.663 bus diesel, 237 sono quelli urbani, (l’8,9%), 836 quelli extraurbani (31,4%), 1.183 i turistici (44,4%) e 407 gli scuolabus (15,3%).
La classifica dei costruttori
Il 45,5% degli autobus diesel immatricolati nell’anno corrente in Italia porta la firma, o meglio, la targa di Iveco Bus, con 1.211 pezzi. A quota 521, pari a un market share del 19,5% Daimler Buses (414 i Mercedes-Benz e 107 i Setra). Terza piazza per MAN, grazie ai 47 coach Neoplan, che si aggiungono agli 84 “Leoni, per una quota che sfiora il 5%. Quindi Otokar con 123 (4,6%), Scania con 88 (3,3), Temsa con 58 (2,2%), Menarinibus 53 (2%).
Sotto la soglia del due per cento troviamo Isuzu con 47 autobus diesel (1,9%), Irizar con 47 (1,8) e Ayats con 42. Sotto l’1% ci sono Volvo con 17 (0,6%), BMC con 12 (0,5%), Guleryuz e Van Hool con 4 (0,2%), King Long con 2 (0,1%) e Solaris con 1.
Il diesel per i profili di missione urbana ed extraurbana
La quota degli autobus urbani diesel è sempre più risicata: 237 nuove immatricolazioni, pari a una quota dell’13,4% (dal 1° gennaio al 31 ottobre si sono registrati 1.765 Classe I).
Per i Classe I, la tecnologia che ha messo a segno più macchine nei primi 10 mesi del 2024 è il metano, forte di 587 unità (oltre il 33%). A seguire l’elettrico a batteria con 552 veicoli (con il 31 e rotti%) e gli ibridi a quota 389 (pari al 22%).
Entrando nel merito del dato relativo ai Classe I, 74 immatricolazioni diesel su 237 sono state messe a segno da Iveco Bus. Alle sue spalle Menarinibus con 54, dunque Otokar a 44. Troviamo poi Isuzu a 16, BMC 12, Mercedes-Benz a 9, MAN a 5, Guleryuz a 4 così come Temsa e Solaris a 1. (Da segnalare anche le 9 di Ford, le 5 di Volkswagen e una di Fiat, ma si tratta di mezzi sotto le 8 tonnellate)
Come va il Classe II
Passando ai 836 diesel extraurbani – che sono praticamente la metà di quelli immatricolati (1.698) – anche qui a guidare la classifica è Iveco Bus con 598 torpedoni, con tutti gli altri lontanissimi. Infatti dobbiamo portare il pallottoliere a 59 per trovare Mercedes-Benz, seguita da vicino da Otokar con 56.
Dunque a 42 ecco Aysts, mentre a 22 c’è Setra (il dato accorpato della Stella e dell’ex Ulm porta dunque Daimler Buses a quota 81). Sotto quota venti, a 18 ci sono appaiate Scania e Temsa, quindi Isuzu con 7, Irizar e MAN a 4 (anche qui sottolineiamo le 5 di Volkswagen, le 2 Fiat e l’unica di Ford).
Un Classe III a tutto diesel
Non è certo una novità che la lunga percorrenza sia ancora ben aggrappata al motore a combustione interna diesel e stia sperimentando i bio-carburanti come soluzione a basse emissioni. Dal primo gennaio al 31 ottobre 2024, si sono ben 1.183 turistici diesel, su un totale di 1.279 immatricolazioni (il 92,5% è diesel).
E qui il leader è Mercedes-Benz con 295, alle quali sommiamo gli 85 Setra (Daimler Buses vola così a quota 380). Iveco si deve accontentare, si fa per dire, di 270 macchine, ma la stragrande maggioranza è “leggera”, visto che solo 19 veicoli sono sopra le 8 tonnellate.
Bene il Grifone di Scania con 70 targhe, e bene anche MAN con 59 e con le 47 del brand Neoplan (il cumulato porta il Leone sopra la soglia dei cento, con 106 coach). Si conferma Irizar con 43 e tiene botta Temsa con 36, mentre a 23 ecco Otokr , a 17 Volvo Buses, a 7 Isuzu, a 4 Van Hool (ora passata a Vdl), a 2 King Long e a 1 Higer. (Anche in questo segmento dobbiamo segnalare i 181 Ford Transit, 3 Peugeot e 1 Maxus).
Lo scuolabus va a diesel
Dei 524 scuolabus immatricolati in questi 10 mesi in Italia, 407 sono diesel, ovvero il 77,7%. Prendendo in considerazione tutte le classi di peso, Iveco guida con 269 unità, con Mercedes-Benz lontanissima con 53 veicoli. A 20 c’è Isuzu, che è leader nella graduatoria degli scuolabus sopra le 8 tonnellate (se ne contano 24), mentre a 16 MAN. (Sono 34 i Volkswagen, 12 i Ford e 5 i Peugeot)