Non c’è stato nessun confronto questa mattina, a Perugia, tra la regione e i sindacati dei lavoratori di Busitalia, la società che gestisce il trasporto pubblico locale. I sindacati speravano di ottenere un’interlocuzione con le istituzioni regionali per fare chiarezza sulla gara di settore, la cui pubblicazione dovrebbe avvenire nelle prossime settimane. Fin dalle ore 9, in concomitanza con il consiglio regionale, i sindacati di Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Faisa Cisal hanno attivato un presidio di protesta di fronte alla sede dell’assemblea legislativa regionale, senza essere ricevuti dai vertici del governo regionale. All’orizzonte c’è la pubblicazione della gara di settore, da cui dipenderà il futuro dell’intera categoria. I sindacati temono che possano esserci dei tagli a livello dei servizi, con inevitabili ricadute anche sul fronte occupazionale. Secondo fonti dei sindacati, il taglio oscillerebbe tra 1,5 e 3,5 milioni di euro.

Sindacati, no a tagli del personale

“Chiediamo alla regione di essere trasparente – ha detto Zeno Ciro di Filt Cgil – e di aprire un tavolo di confronto. In seconda commissione, solo poche settimane fa, ci è stato garantito che il trasporto pubblico locale non avrebbe subito alcun ridimensionamento, mentre adesso il pericolo che siano fatti dei tagli è concreto. Se le indiscrezioni risulteranno realistiche, saranno inevitabili dei tagli ai servizi, con il rischio di ridurre le corse nelle maggiori aree urbane e di tagliarle del tutto nelle aree più remote. Questo avrebbe delle ripercussioni pure dal punto di vista occupazionale”. Restano da chiarire anche le tempistiche. Se le proroghe connesse all’emergenza sanitaria venissero ulteriormente prolungate, la gara di settore, pianificata ormai da mesi, rischierebbe di slittare al prossimo anno. 

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