Umbria, il rinnovo della flotta di bus sarà gestito dall’Agenzia unica per la mobilità
La Giunta regionale dell’Umbria ha affidato alla Agenzia unica per la mobilità ed il trasporto pubblico locale la gestione e l’attuazione degli investimenti per rinnovo materiale rotabile per servizi di tpl gomma. «È una decisione molto importante che per la prima volta vedrà l’Agenzia protagonista di un investimento che sfiora i centocinquanta milioni di euro […]
La Giunta regionale dell’Umbria ha affidato alla Agenzia unica per la mobilità ed il trasporto pubblico locale la gestione e l’attuazione degli investimenti per rinnovo materiale rotabile per servizi di tpl gomma.
«È una decisione molto importante che per la prima volta vedrà l’Agenzia protagonista di un investimento che sfiora i centocinquanta milioni di euro per i prossimi dieci anni. Per ottemperare al divieto alla circolazione dei mezzi con caratteristiche antinquinamento Euro 1 (a decorrere dal 30 giugno), Euro 2 (primo gennaio 2023) e Euro 3 (primo gennaio 2024), la Regione, in poco più di 24 mesi, provvederà a garantire la dismissione e, pertanto, il ricambio di circa il 46% della flotta attualmente in servizio (375 autobus con tipologia di emissione degli inquinanti inferiori ad Euro 4, su 816 totali)», ha spiegato l’assessore alle Infrastrutture e Trasporti, Enrico Melasecche. Che, a seguire, ha così proseguito: «Abbiamo valutato tutti i vantaggi di questo affidamento per la gestione degli acquisti dei nuovi mezzi. L’opportunità e la sostenibilità stanno nel fatto che l’Agenzia diventerebbe a tutti gli effetti società patrimoniale del Tpl, proprietaria di ‘tutti’ i beni strumentali al servizio, ovvero depositi e autobus. L’acquisto centralizzato dei mezzi, potrebbe credibilmente generare significative economie di scala, rispetto ad esempio degli acquisti fatti dai singoli comuni, ed i mezzi verrebbero messi a disposizione dei gestori del servizio (sia prima che dopo la gara per l’aggiudicazione) in regime di comodato d’uso oneroso».
Infine, Melasecche ha concluso: «Il canone incamerato potrebbe garantire sia la compensazione del cofinanziamento del 30%, che un ulteriore eventuale margine di utile, con ritorno economico diretto e positivo per l’Agenzia stessa, consentendo quel risanamento economico finanziario di Umbria mobilità che esercita tali funzioni che questa giunta sta perseguendo con determinazione da due anni ed i cui risultati molto tangibili si stanno toccando con mano».