Dopo la chiusura del piano di rientro con le banche, ora si sta continuando ad eliminare i debiti e allo stesso tempo ad acquisire i crediti. Ammontano a 14 milioni di euro le risorse che entreranno nelle casse di Umbria Mobilità a breve, dopo la delibera al pagamento del Comune di Roma.

Inoltre, sta andando avanti la gara ad evidenza europea per l’affidamento dei servizi “che trasformerà il trasporto pubblico locale dell’Umbria da un problema storico ad una opportunità”. Ed infine, una nuova immagine, nuovo sito, nuove tecnologie anche con App rivolta agli utenti e nuovi autobus elettrici (in dirittura di arrivo al momento 19) per andare poi verso il rinnovo e ammodernamento completo nel giro di pochi anni di tutto il parco rotante. I risultati conseguiti per il consolidamento ma anche per lo sviluppo di Umbria Mobilità, divenuta Agenzia unica per la mobilità e il trasporto pubblico locale, sono stati al centro di una conferenza stampa.
    “Procediamo con l’attività di risanamento ma anche di efficienza di questa Agenzia con un ruolo fondamentale per gestire il trasporto pubblico locale” ha commentato la presidente Tesei. “È stato importante – ha detto – lavorare prima di tutto per la costituzione dell’Agenzia e proseguire con un piano di ristrutturazione importante. Abbiamo lavorato molto perché avevamo problemi di debito molto rilevanti visto che in capo ad Umbria Mobilità abbiamo trovato al nostro arrivo 132 milioni di euro di debiti, diminuiti oggi a circa 67 milioni”.
    “Abbiamo fatto accordi con le banche, abbiamo patrimonializzato l’Agenzia che ora diventerà proprietaria dei beni, mobili e immobili, strumentali al servizio – ha aggiunto – e ora procediamo anche con i contratti da trasferire, con l’adesione da parte di tutti gli enti locali all’Agenzia e con la gara per l’affidamento dei servizi di Tpl della regione”.
    Le fonti di finanziamento attualmente disponibili, pari a circa 160 milioni, saranno destinate all’acquisto di infrastrutture di ricarica/rifornimento e di circa 260 autobus a ridotto impatto ambientale.
    Per la presidente è stato “uno dei dossier più difficili. La situazione era complessa e preoccupante ed ora la strada è quella giusta”.

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