5.140 immatricolazioni, 3.152 delle quali diesel, 418 elettriche, 2.530 firmate Iveco Bus, 2.295 i Classe II, Lombardia leader. Considerando il mercato dell’autobus italiano nel suo complesso, ovvero mettendo insieme i dati Anfia dalle 8 tonnellate in su con quelli dei “leggeri”, dalle 3,5 alle 8 ton, questi sono alcuni dei numeri che balzano all’occhio e che è bene approfondire.

Mercato bus Italia 2023: alimentazioni e segmenti

Rispetto alle immatricolazioni totali del 2022 (3.298), nel corso dei dodici mesi che ci siamo lasciati alle spalle qualche settimana fa, si contano ben 5.140 nuove targhe, al 61,3% a motorizzazione diesel (come detto 3.152 unità). Balzo importante del metano con 899 veicoli (erano 500 nel 2022), dell’ibrido gasolio-elettrico (577 contro le 119 del 2022) e si contano ben 418 e-bus, pari all’8,1% delle immatricolazioni totali (rispetto alle 125 dello scorso anno).

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Gli interurbani si confermano i re del mercato con 2.295 mezzi, il 44,6% del totale. Spinti dai finanziamenti messi in campo dal Pnrr crescono in maniera sensibile gli urbani, che toccano quota 1.476. Tornano a respirare un po’ di ossigeno i turistici: i Classe III sono 831 a cui si sommano 538 scuolabus.

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Iveco market leader

Il market share di Iveco Bus è del 55%, grazie alle 2.530 unità immatricolate. Secondo gradino del podio e medaglia d’argento per Daimler Buses: 897 i veicoli Mercedes-Benz ai quali si sommano i 219 Setra, per un totale quindi di 1.116. Il bronzo è per MAN, con 268 autobus. Ma anche in questo caso sono da tenere in considerazione i turistici Neoplan, 50: 318 il totale del Leone di Monaco di Baviera. È stato un anno positivo anche per Scania a quota 227, considerando anche i mezzi Irizar su telaio del Grifone. Nota di merito per Otokar, che cresce in modo importante e si attesta a quota 91. Tutti elettrici, invece, gli 87 autobus immatricolati dalla cinese Byd.

Il mercato da Nord a Sud

La regione che ha immatricolato più di tutte è stata la Lombardia con 732 mezzi. Segue il Lazio con 614, quindi la Puglia con 461. Sono 7 le immatricolazioni in Valle d’Aosta, ma è comprensibile per dimensioni, mentre il Molise nonostante le piccole dimensioni mette a segno 145 targhe (+184,3% sul 2022). Il Nord Italia pesa per il 45,4% (23,9% il Nord-Ovest e il 21,5% il Nord-Est). Bene il Sud e le Isole con il 35,5%, mentre il Centro pesa sotto il 20%, fermandosi a 19,3%.

QUI IL REPORT COMPLETO ANFIA
(I DATI SUL MONDO BUS A PAGINA 16 – 17 – 18 )

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