Sembrava che Trotta Bus potesse salvare il Cit (Consorzio Intercomunale Trasporti di Novi Ligure, in seguito alla richiesta di un concordato preventivo da parte del Cit stesso che prevedeva un piano di ristrutturazione aziendale e di ristrutturazione del debito.

Tribunale e creditori avallano il piano di ristrutturazione avanzato dal Cit, che vedeva Trotta protagonista: la società romana di trasporti, infatti, doveva acquistare l’85% della società piemontese, per una cifra di circa 150mila euro.

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In seguito, però, il tribunale non concede l’omologa del piano di ristrutturazione? Perché, come riporta Il Moscone, perché quanto promesso e scritto nero su bianco nel piano di ristrutturazione non è stato mai realizzato.

Tra i tanti impegni presi e non rispettati, ricavi inferiori a quanto previsti, costo del lavoro e oneri aumentati anziché diminuiti e mancata vendita di 10 autobus a Trotta, che invece ha dato in noleggio a Cit 5 mezzi usati.

“Manifesta inettitudine del piano”, scrive il Tribunale fallimentare di Alessandria, rilevando come né gli impegni presi dal Cit né da Trotta siano stati mantenuti, e dichiarando il fallimento del Cit.

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