schermata-2016-09-06-alle-17-32-29Temsa si vuole imporre sul mercato europeo grazie a una gamma tra le più complete e segmentate del comparto. In Italia il brand turco è distribuito dalla Troiani, un’azienda nata nel 1970 e oggi in grado di gestire tutte le tipologie di autobus, dal grande coach sino al piccolo bus urbano. Alla vigilia dell’Ibe International AUTOBUS ha incontrato Franco Troiani, numero uno della divisione ‘bus’ dell’azienda di Terni, che ci ha accompagnato per mano all’interno del mondo Temsa.

Franco Troiani, avete da poco introdotto una nuova gamma denominata Marathon disponibile in due lunghezze diverse, entrambe a due assi. Viste le specifiche, ci può dire in quali segmenti di mercato si inserirà il Marathon e quali sono gli aspetti caratterizzanti?

«Con l’introduzione di questi due veicoli da 12 e 13 metri in versione Hdh abbiamo implementato il segmento dei turistici e a breve avremo anche il tre assi in versione 14 metri, quindi copriremo sia i segmenti dei turistici sia quelli delle lunghe percorrenze che prediligono autobus a tre assi equipaggiati con pedana elettropneumatica per l’incarrozzamento dei diversamente abili». 

Il vostro listino Classe III contempla, tra le altre, anche le gamme Hd ed Ld. Quali sono le differenze tra le due e quali sono i mercati di riferimento?

«Sostanzialmente la differenza tra i due prodotti è rappresentata dall’altezza e questo caratterizza la capacità di bagagliaio. Il modello Ld Coach e l’Hd hanno un’altezza totale di 3,65 metri mentre il nuovo Marathon arriva a 3,9 metri, questo incide sia sulla capienza del bagagliaio sia su una miglior visibilità per i passeggeri. Ovviamente a cambiare sono anche il prezzo e l’utilizzo».

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Chiudiamo questa carrellata con il ‘piccolo’ Md9, un 9,3 metri capace di trasportare sino a 40 persone. Un modello che può dire la sua in un mercato oggi orfano di un player importante…

«Temsa realizza l’Md 9 dal 2010 ed è presente sul mercato Italiano sia in versione Classe II sia in versione Classe III. Sul territorio italiano sono operative ormai decine di unità con grande soddisfazione da parte dei clienti. L’Md 9 risponde a un segmento, quello dei midibus, che richiede elevati livelli di comfort e ha caratteristiche tecniche ed equipaggiamenti specifici per l’Europa, ma non solo. Le prestazioni e caratteristiche costruttive sono le stesse di un autobus di grande dimensione».

Temsa è presente anche nel mercato dei Classe II con tre serie il cui top di gamma è il Ld Ic disponibile in due versioni, 12,3 e 13 metri, per una capacità di trasporto che varia dai 59 ai 63 passeggeri. Quali risposte avete avuto dal mercato?

«Il modello Ld Ic è un autobus studiato per il trasporto interurbano che, insieme all’Ld Sb, l’Md 9, l’Md 9 Le e all’Md 7, completa la nostra gamma di autobus. Entrato in produzione da circa 2 anni, l’Ld Ic ha avuto una buona risposta dal mercato italiano». 

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Classe II, Classe III ma anche urbani low floor. Temsa produce, e voi distribuite in Italia, la serie Avenue, gamma che ha avuto un certo riscontro. Non è così?

«Oltre ai Classe II e Classe III Temsa produce, e noi distribuiamo in Italia, anche autobus per il servizio urbano. Nello specifico il modello Lf 12 si contraddistingue per la grande affidabilità e per le tecnologie costruttive innovative. Un autobus che ha riscontrato ottimi risultati in Italia dove ne circolano ben 250 unità. Completa la gamma della Classe I anche la versione Cng e l’articolato da 18 metri. Ma non è finita qui. Da maggio 2017 questi veicoli saranno affiancati dal nuovo Lf 12 Electricity».

Abbiamo parlato di prodotto, ma come sappiamo oggi il servizio post vendita è un valore primario. Come siete organizzati sul territorio?

 «La nostra società è stata sempre attenta al servizio post vendita, infatti abbiamo stipulato contratti diretti di assistenza per i veicoli Temsa con 86 officine in Italia. A queste si aggiungono quelle di riferimento per le componenti meccaniche, il tutto completato, per il servizio all’ estero, del nostro supporto ‘h 24’, sette giorni su sette. Temsa ha stipulato un contratto per un sevizio di assistenza, 365 giorni l’anno, che garantisce la riparazione sia ai veicoli in garanzia sia a quelli che non sono più coperti dalla garanzia. Offriamo tempi certi di riparazione e, in caso di rottura critica, la reperibilità di autobus sostitutivi».

Che impressione ha del mercato italiano? Quella di quest’anno dei Classe III è solo una fiammata o la crescita si riproporrà anche nel 2017?

«Il 2016 è stato un anno positivo anche perché il settore aveva urgente necessità di un ricambio. Il parco circolante, a causa della crisi, è invecchiato molto. La crescita di quest’anno la inquadro come una naturale necessità di ricambio. Le prospettive di vendita per il 2017 sembrano essere ancora buone. Affermare con certezza che anche il prossimo anno sarà all’insegna della crescita è un azzardo; per il momento, comunque, i presupposti sembrano molto buoni». 

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Chiudiamo con un argomento a voi molto caro (per storia, tradizione e capacità) che è quello delle gare pubbliche di acquisto di materiale rotabile. Avete intenzione nel prossimo anno di partecipare a qualche gara, oppure i capitolati che circolano sono uno steccato invalicabile per la vostra azienda?

«Giustamente come lei dice per storia e tradizione siamo sempre stati attenti alle gare pubbliche per la vendita di autobus di tutte le tipologie. Ovviamente avendo una vasta gamma di prodotti capaci di coprire tutte le richieste continueremo a partecipare alle gare con l’auspicio di riuscire ad avere sempre buoni risultati».

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