Treviso, autobus va a fuoco: l’autista accosta e fa scendere i passeggeri. Aperta indagine
Nella mattinata di oggi (martedì 18 marzo, ndr) un autobus della MOM-Mobilità di Marca è andato a fuoco in via Anziano, in località Cappella Maggiore, provincia di Treviso. Il fatto si è verificato attorno alle 7:30: il conducente del mezzo – si tratta di un veicolo vetusto a motore tradizionale – ha notato il fumo […]

Nella mattinata di oggi (martedì 18 marzo, ndr) un autobus della MOM-Mobilità di Marca è andato a fuoco in via Anziano, in località Cappella Maggiore, provincia di Treviso.
Il fatto si è verificato attorno alle 7:30: il conducente del mezzo – si tratta di un veicolo vetusto a motore tradizionale – ha notato il fumo dal vano motore, accostando immediatamente il mezzo e invitando i passeggeri a scendere, allontanarsi e mettersi in sicurezza.
Poco dopo, dal fumo si è passati alle fiamme vere e proprie, con l’incendio che ha a completamente distrutto il mezzo e causato anche danni al manto stradale e ai cavi dell’illuminazione pubblica. Le operazioni di raffreddamento e bonifica, condotte dai vigili del fuoco, si sono concluse in tarda mattinata
L’operatore ha commentato la vicenda assicurando che, nonostante l’anzianità, l’autobu era sempre stato sottoposto a regolari manutenzioni, senza mai evidenziare anomalie allarmanti. Il presidente di MOM-Mobilità di Marca, Giacomo Colladon, ha annunciato l’apertura di un’indagine per chiarire le cause del rogo: «Voglio ringraziare la prontezza del nostro conducente che ha saputo intervenire al meglio, arrestandosi immediatamente in sicurezza e mettendo in salvo i passeggeri. Ha saputo intervenire con lucidità e prontezza, in questa sua prima settimana di servizio autonomo. La sicurezza è al centro del nostro operare e anche per questo MOM ha scelto di investire 89 milioni di euro (di cui 15 milioni in autofinanziamento) per il rinnovo dei mezzi. Con l’ultimo Piano Industriale, Mom ha previsto l’ingresso di 257 nuovi veicoli entro il 2032 al fine di rinnovare la flotta, abbassare l’età media del Parco complessiva, ridurre l’impatto ambientale».