Tpl Veneto: ok riparto per rinnovo parco veicoli pubblici
La Giunta regionale del Veneto ha approvato una delibera che definisce il riparto delle risorse per il rinnovo dei parchi automobilistici adibiti al trasporto pubblico locale e avvia il relativo programma di investimento, definendone le modalità applicative. Il provvedimento concretizza un programma di investimenti, condiviso con il Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili di […]
La Giunta regionale del Veneto ha approvato una delibera che definisce il riparto delle risorse per il rinnovo dei parchi automobilistici adibiti al trasporto pubblico locale e avvia il relativo programma di investimento, definendone le modalità applicative.
Il provvedimento concretizza un programma di investimenti, condiviso con il Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili di Enrico Giovannini, che stanzia risorse per circa 31,6 milioni di euro finalizzate all’acquisto di autobus ad alimentazione alternativa per il Tpl suburbano ed extraurbano.
Tpl Veneto, i nuovi autobus
In particolare, si stabilisce che sia possibile acquistare autobus alimentati a metano (liquido o gassoso), ad idrogeno o ad energia elettrica e che una quota delle risorse (il 25%, pari a circa euro 7,9 milioni di euro) possa essere dedicata al finanziamento delle infrastrutture di supporto per il rifornimento dei veicoli. Le risorse vengono ripartite tra i maggiori 8 servizi di linea prevedendo di assegnare un contributo base per i veicoli pari a 800.000 euro per ogni servizio e di 400.000 euro per la realizzazione delle infrastrutture di supporto. Le somme rimanenti, per infrastrutture e per veicoli, vengono ripartite proporzionalmente alle percorrenze chilometriche del servizio minimo.
«Il provvedimento approvato – afferma la Vicepresidente e Assessore alle Infrastrutture e Trasporti Elisa De Berti – prosegue l’importante programma di investimenti messo in atto dalla Regione, nel quale all’acquisto di nuovi autobus sarà associata la sostituzione di autobus in uso. I contributi, inoltre, saranno assegnati con vincolo di destinazione alle aziende affidatarie dei servizi, dopo una valutazione dei progetti di investimento che saranno inviati agli uffici regionali e attraverso la sottoscrizione di accordi di programma per disciplinarne l’attuazione».