Trasporto pubblico Toscana, il Consiglio di Stato boccia il ricorso Mobit, gara vinta da Ratp
Il Consiglio di Stato ha respinto l’appello presentato da Mobit (Busitalia che fa capo a Fs) contro l’aggiudicazione della gara per il Tpl in Toscana alla societa’ Autolinee Toscane (gruppo Ratp). Si pone cosi’ fine a un lungo contenzioso e alla travagliata gara regionale, del valore di 4 miliardi di euro per 11 anni di servizio, e la pronuncia consente cosi’ […]
Il Consiglio di Stato ha respinto l’appello presentato da Mobit (Busitalia che fa capo a Fs) contro l’aggiudicazione della gara per il Tpl in Toscana alla societa’ Autolinee Toscane (gruppo Ratp). Si pone cosi’ fine a un lungo contenzioso e alla travagliata gara regionale, del valore di 4 miliardi di euro per 11 anni di servizio, e la pronuncia consente cosi’ alla Regione di assegnare il servizio, aggiudicato, la prima volta, nel 2016 da Autolinee Toscane (At). Nella riedizione parziale del procedimento, nel 2019 la Regione aveva nuovamente aggiudicato ad Autolinee Toscane la concessione dei servizi.
Gara Toscana, Ratp (forse) vince
“Siamo pienamente soddisfatti di questo esito, anche se resta qualche rammarico”. Questo il primo commento di Bruno Lombardi, presidente di Autolinee Toscane, alla sentenza del Consiglio di Stato che, sulla vicenda della gara unica regionale del trasporto pubblico locale della TOSCANA, ha respinto il ricorso di Mobit, sia principale che incidentale, giudicando il Pef di At valido e corretto. Una sentenza “netta e chiara che non lascia più dubbi sulla correttezza e legittimità della gara e sulle modalità con cui la Regione l’ha gestita”, sottolinea At in un comunicato. “Soddisfatti perché – commenta Lombardi – ancora una volta un giudice amministrativo conferma che la gara è regolare, visto che sono state respinte tutte le richieste di sospensiva e di annullamento di cui ai numerosi ricorsi presentati da Mobit, sia al Tar che, come in quest’ultimo caso, al Consiglio di Stato”
Gara tpl Toscana, parla Lombardi
“Resta qualche rammarico – continua Lombardi – per il fatto di avere perso 5 anni dalla prima aggiudicazione della gara (marzo 2016). Se il contenzioso si fosse concluso con la prima sentenza (ottobre 2016) oggi avremmo un servizio già ristrutturato e più funzionale, un sistema di bigliettazione unico, facile e accessibile, un’attività di manutenzione efficace, una sola azienda al posto di 22. Avremmo già 1.350 nuovi bus in circolazione e la Regione avrebbe risparmiato qualcosa come 40 milioni di euro”. “Constatiamo – prosegue il presidente di At – che, nonostante i ricorsi presentati da Mobit siano stati costantemente bocciati e il contratto di concessione sia stato firmato da ben 10 mesi, il servizio è tuttora gestito da chi ha perso la gara e da chi ha perso tutti i ricorsi. Ci attendiamo che l’ostruzionismo sin qui messo in campo termini finalmente e si vada verso un ordinato passaggio di consegne”. “Dopo 5 anni, e ben 6 sentenze, è stata scritta la parola fine a questo infinito contenzioso. Non ci sono più scuse per non procedere rapidamente all’attuazione degli impegni previsti dal contratto di concessione, completando il trasferimento dei beni, così come concordato”. At è disponibile “da subito a fare la sua parte per realizzare questo obiettivo”
Vincenzo Ceccarelli, ex assessore
“Lo vado dicendo ormai da oltre 6 anni e coerentemente con quanto ho sempre fatto, ribadisco ancora una volta che la gara unica per la gestione del Tpl in TOSCANA è stata una grande vittoria dei cittadini e dei lavoratori e sarebbe davvero ora che questa ormai irreale situazione di sospensione dell’attuazione degli effetti previsti dalla gara sia definitivamente superata e la Regione sia messa nella condizione di poter dare finalmente ai cittadini toscani il servizio che si meritano e ai lavoratori del settore le certezze che solo il percorso di gara gli ha potuto garantire”. Con queste parole il capogruppo del Pd in Consiglio regionale Vincenzo Ceccarelli, già assessore ai trasporti della Regione, commenta la sentenza con cui il Consiglio di Stato ha ribadito oggi la correttezza delle scelte fatte dalla Regione e, in particolare, dalla commissione di gara, nel valutare le offerte pervenute. “E’ una sentenza – prosegue Ceccarelli – che conferma quella storica del Tar TOSCANA, che aveva scritto una pagina di giurisprudenza di valore europeo, stabilendo che la Regione aveva operato correttamente. La TOSCANA ha avuto, grazie alla convinzione del presidente Rossi e della sua giunta, il coraggio e la capacità di fare quello che in Europa nessuna regione è riuscita a fare, ovvero una grande gara europea per garantire a tutti un servizio pubblico che sia adeguato alle aspettative di chi vive in questa regione e di chi viene a visitarla”. “La conflittualità portata alle estreme conseguenze da chi ha perduto la gara ha impedito ai toscani di avere già oggi un parco mezzi interamente rinnovato e un salto tecnologico verso una mobilità più sostenibile e più fruibile per tutti. Ora non si deve perdere neanche un minuto – osserva Ceccarelli – C’è un contratto di servizio già firmato, che attende solo di essere attuato. Ringrazio l’avvocatura regionale e tutti coloro che in questi anni, negli uffici della Regione, hanno continuato a battersi, a credere in quello che abbiamo fatto e a lavorare, nonostante tutto, senza perdere motivazioni ed efficienza. E, in questo senso, voglio ringraziare anche tutti i lavoratori del settore e i sindacati che li rappresentano, che hanno certamente dovuto pagare un prezzo a questa situazione di perenne incertezza, cui la Regione ha però risposto sempre con grande fermezza, assumendosi tutte le responsabilità necessarie, senza mai retrocedere”