Qual è lo stato di salute del trasporto pubblico locale italiano sul fronte dei costi sostenuti per i contratti di servizio e il noleggio dei veicoli? A scattare una fotografia della situazione ci ha pensato la Fondazione Gazzetta Amministrativa della Repubblica Italiana che, per conto dell’Adnkronos (nell’ambito del progetto “Pitagora”), ha raccolto ed elaborato i dati di regioni e capoluoghi per quanto concerne il tpl tricolore. Ebbene, la ragione dello Stivale più virtuosa è…il Veneto. La peggiore? Le Marche

Sì, perché come riporta l’agenzia stampa, scomponendo i costi sostenuti per le due voci – contratti di servizio del trasporto pubblico e noleggio di mezzi di trasporto – emerge che la regione del Nord-Est ha speso nel 2020, rispettivamente, 43.457.898,12 euro e 175.861,76 euro, ottenendo il rating relativo AAA per la prima e AA per la seconda. Invece, Marche, Toscana ed Emilia-Romagna sono le regioni meno efficienti in fatto di spesa per i trasporti pubblici.

La classifica del tpl italiano per regione

Come detto, la regione peggiore sono le Marche, alle quali è attribuito il rating complessivo peggiore (C), frutto della spesa sostenuta non tanto per contratti di servizio del trasporto pubblico, pari a 97.088.838,54 euro e che gli vale un rating relativo di AA, quanto per il noleggio di mezzi di trasporto, che balza a 322.866,64 euro meritando la C. Sul fronte del noleggio, altissime le spese dell’Emilia-Romagna, con 904.302,67 euro spesi nel 2020, che le fanno attribuire una C piena; la cifra è aumentata rispetto all’anno precedente quando era pari a 887.015,40, di poco inferiore rispetto al 2018 (953.706,19) ma più che raddoppiata se confrontata 2017 quando si fermava a 446.008,93 euro.

La Toscana, con una somma di 600.394.209,87 euro ha ottenuto una C per la voce contratti di servizio; una cifra aumentata costantemente negli ultimi anni, passando dai 293.970.439,05 euro del 2017 ai 521.075.456,73 del 2018 e 572.089.496,51 del 2019. Va sul noleggio, per cui ha speso 143.291,81 euro che le valgono un AA, che fa sollevare il rating totale a BB.

La regione che in assoluto spende più di tutte per i contratti di servizio è la Campania, con la bellezza di 735.120.243,59 euro nel 2020. Nell’ordine seguono Lombardia 622.160.160,25 euro; Lazio 606.414.807,00; Toscana 600.394.209,87; Sicilia 424.857.759,28; Puglia 366.677.827,10; Sardegna 269.873.376,21; Calabria 191.713.721,17; Friuli-Venezia Giulia 174.132.862,08; Abruzzo 151.223.059,23; Liguria 102.094.603,46. Sotto la soglia dei 100.000.000 troviamo: Marche 97.088.838,54; Umbria 62.570.685,28; Veneto 43.457.898,12; Molise 43.079.953,07; Basilicata 39.306.082,30 e Valle d’Aosta che con 30.524.669,07 euro è la Regione che in valore assoluto spende meno per questa voce relativa ai trasporti.

La classifica del tpl italiano per città

Dalle regioni alle città. Ecco, Udine, Pavia, Torino e Bergamo sono le città italiane più ‘virtuose’ nella spesa per il trasporto pubblico locale. Sono infatti i primi quattro capoluoghi di provincia nella speciale classifica. Nessuna delle migliori città è veneta.

A queste quattro città va la tripla AAA, il massimo rating attribuito dalla rilevazione, sia per i contratti di servizio di trasporto pubblico che quella per contratti di servizio di trasporto scolastico. Entrando nel merito dei dati, nel 2020, Udine ha speso 1.748,99 euro per contratti di servizio di trasporto pubblico e 550,58 per contratti di servizio di trasporto scolastico; Pavia, rispettivamente, 30.174,87 e 15.825,00 euro; Torino 2.741.488,23 e 464.101,88 euro; Bergamo 56.749,94 e 67.232,65 euro.

Il rating complessivo peggiore, ovvero il C, va a Belluno, Enna, Potenza, Siena, Treviso e Urbino. Nel mezzo, invece, ecco (nell’ordine) Foggia, Vicenza, Aosta, Livorno, Padova, Biella, Pistoia, Siracusa, Catania, Bologna, Monza, Arezzo, La Spezia, Barletta, Cremona, Palermo, Modena, Chieti, Verbania, Piacenza, Firenze, Grosseto, Massa, Rimini, Catanzaro, Forlì, Bari, Taranto, Avellino, Pordenone, Pescara, Roma, Macerata, Verona, Oristano, Teramo, Pesaro, Andria, Agrigento, Cesena, Frosinone, Perugia, Brindisi, Cuneo, Alessandria, Ragusa, Terni, Milano, Venezia. Lecce, Rovigo, Matera, Benevento, Trapani, Viterbo, Ascoli Piceno,. Fanalino di coda sono Parma, Trani, Napoli.

In primo piano

Mercedes eCitaro Fuel Cell, l’idrogeno per un’autonomia…alle Stelle

Il lancio ufficiale è arrivato alle porte dell’estate 2023, quando Daimler Buses scelse il palcoscenico del Summit UITP di Barcellona per la premiere mondiale del suo primo autobus a idrogeno, il Mercedes eCitaro Fuel Cell, in versione articolata da 18 metri. Si tratta di fatto di un’evoluzione dell...

Articoli correlati