TPL Linea. Non solo Simona Sacone, la donna da ormai due anni al vertice del trasporto pubblico locale savonese, nel ruolo di presidente, ma tante sono le “quote rosa” nei posti chiave di TPL Linea: una tendenza che è andata aumentando nel corso degli ultimi anni. Un capitolo di storia e attualità aziendale indubbiamente raro rispetto ad altre simili realtà, sia in Liguria quanto nel resto d’Italia. Donne perfettamente integrate in un’azienda dove la componente maschile è ancora forte e importante, senza contare come il “sentire comune” continui ad associare l’autobus e il settore trasporti agli uomini. La componente femminile è invece presente in ogni settore aziendale, ad eccezione dell’officina: nelle stesse trattative sindacali due donne siedono al tavolo in rappresentanza dei lavoratori.

TPL Linea, le quote rosa

Ma snoccioliamo i numeri nei vari settori. In tutto sono 13 le autiste attualmente in servizio per TPL Linea: Maria Luisa Pezzato è la più esperta, con ben 33 anni di anzianità aziendale. Nel settore amministrativo sono in 5: a Giuliana Spalla il primato di anzianità aziendale, con ben 38 anni di servizio aziendale nel trasporto pubblico locale. Per le biglietterie 4 le donne nella pianta organica di TPL Linea: Lucia Mlac ha 32 anni di attività alle spalle. Altre 3 figure professionali al femminile nel settore contabilità paghe: Barbara Bertone è in testa per anni di servizio, con 16 “stagioni” in azienda. Sempre 3 le donne in attività per la segreteria aziendale: Marcella Astengo svetta come anzianità aziendale, 33 anni. Due occupano incarichi nell’approvvigionamento e acquisti: Sandra Michelotti è la veterana con 33 anni di servizio.

TPL Linea, le protagoniste

Altre due sono impiegate nelle attività di controllo aziendale, con 24 anni di servizio per Marina Vallarino. A capo dell’area esercizio Elisabetta Andreis, dell’Ufficio Amministrativo Laura Barbero, dell’Ufficio Acquisti Sandra Michelotti e a capo della Segreteria di direzione e presidenza Giulia Tassara. Le donne al volante sono certamente le lavoratrici che incuriosiscono maggiormente e Maria Luisa “Lella” Pezzato – assunta in azienda nel 1988 – era già finita alla ribalta delle cronache per essere stata la prima donna a guidare un pullman di linea nel savonese, con l’allora Sar. Lei, con lo stesso spirito e passione di un tempo, commenta così la sua vita trascorsa traghettando gli utenti: “Sono stata la prima donna assunta in azienda, superando un concorso di soli uomini. La sottoscritta, unica donna, piccola e minuta, ma fortemente motivata e determinata, aveva superato tutte le prove guadagnandosi il posto”. “Ho iniziato tra gli sguardi incuriositi e un po’ scettici dei colleghi. Non è mancato però affetto e sostegno, soprattutto agli inizi… In seguito anche i più diffidenti si sono alla fine ricreduti dimostrandomi il proprio pieno apprezzamento per la guida”.

“Sono felice del mestiere che ho scelto, che cerco sempre di svolgere al meglio: ho ereditato da mio padre l’amore per i mezzi pesanti e sono riuscita a trasformare in lavoro una grande passione”. “Passione che ad oggi, malgrado siano trascorsi parecchi anni, non si è affievolita, nonostante sia presente, ripercorrendo con la memoria il tempo passato, la nostalgia per i mezzi guidati allora”. Lella affonda così la memoria tra ricordi e aneddoti: “Oggi i nostri mezzi sono molto cambiati, sono più confortevoli, anche per l’utenza, mentre nel lontano 1988 c’erano autobus di linea con cambio manuale, una soddisfazione guidarli… Ad esempio il Fiat 306 all’inizio faceva “paura” in quanto aveva un cambio senza sincronizzazione, più una leva per le ridotte, lo sterzo molto duro, e ricordo che una mattina, portando gli studenti da Pietra Ligure a Campochiesa ad Albenga, nella discesa che conduce alla stazione ferroviaria per frenare ho dovuto addirittura alzarmi dal sedile…”.

“Sì, bei ricordi, come tutti i mezzi guidati fino ad ora nella mia carriera di autista: autobus che le nuove leve non conosceranno mai con la tecnologia che avanza di continuo… Mi ritengo fortunata ad aver guidato parecchi mezzi e modelli di bus di linea che hanno fatto la storia del trasporto pubblico locale savonese”. Una donna, quindi, davvero “in prima linea”: “Gli utenti mi guardano spesso con stupore e i genitori indicano ai propri figli la postazione dell’autista per condividere la meraviglia di essere trasportati da una donna… Per la sottoscritta, grazie alla mia esperienza, è ormai tutto normale e naturale e spero che qualche bimba o ragazza, vedendo me e altre donne al volante di un grosso e moderno autobus di linea, sia ispirata a perseguire questo mestiere, con la convinzione di poter superare qualsiasi ostacolo o stereotipo” conclude.

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