“Si sono svolti nelle ultime settimane gli incontri con i sindacati propedeutici a definire la materia piu’ importante relativa alla pubblicazione della gara per l’affidamento del servizio di Trasporto pubblico su gomma: la clausola sociale per la salvaguardia di tutto il personale attualmente in forza alle aziende del comparto”. Lo ha detto, attraverso l’ufficio stampa, l’assessore regionale ad Infrastrutture e Trasporti, Donatella Merra. “E’ stata fatta – ha aggiunto – un’analisi attenta sui beni essenziali e su tutti i dati relativi ai dipendenti a vario titolo del settore del Trasporto pubblico locale. Riteniamo infatti fondamentale – prosegue – che un procedimento importantissimo destinato a trasformare radicalmente il Trasporto pubblico locale in Basilicata, riesca a garantire il mantenimento degli attuali livelli occupazionali e anche, a regime, ad ampliarli, essendo il servizio sottoposto a un complessivo efficientamento”.

1.224 dipendenti, fra cui quasi mille autisti, 60 addetti alla manutenzione

La definizione della clausola sociale “interessa – e’ scritto nel comunicato – 1.224 dipendenti, fra cui quasi mille autisti, 60 addetti alla manutenzione, circa 50 operatori delle scale mobili e degli ascensori di Potenza, 40 lavoratori di supporto all’esercizio ed un centinaio fra addetti amministrativi e commerciali”. “E’ stato inoltre affrontato – ha proseguito l’assessore – il tema del personale impiegato con altre modalita’ contrattuali (ad esempio, a tempo determinato o part time). Il confronto – come e’ naturale – ha toccato anche punte di acceso confronto, dovute al coinvolgimento di tutti i sindacati di categoria, ognuno dei quali portatore di legittime e congrue istanze a tutela dei propri colleghi”.

Gara di servizio, tutto rallentato da Covid

L’assessore continua affermando che “i mesi di pandemia hanno rallentato ma non bloccato il processo di riforma del settore, che passa anche attraverso il risanamento di una delicatissima situazione pregressa, caratterizzata dall’allineamento di un contratto non piu’ sostenibile e prorogabile e dal recupero di una debitoria conseguentemente accumulatasi”. Secondo Merra, “sarebbe stato piu’ semplice far proseguire tout court il servizio alle medesime condizioni, ma cio’ oltre ad esacerbare ulteriormente i rapporti tra Regione, imprese e operatori del settore, avrebbe significato trascinare una condizione del Trasporto pubblico locale inadeguata alle esigenze di mobilita’, oltre che insostenibile per il sistema delle aziende. Siamo alle battute finali e sappiamo che questo, come ogni processo di riforma, in alcuni punti e’ passato attraverso gli scontri e i disagi per gli operatori e per la comunita’, che si sono aggiunti a quelli dovuti alla gestione della sicurezza del servizio durante la pandemia. Oggi – ha concluso Merra – l’obiettivo e’ quello di una vera salvaguardia di un patrimonio di operatori e mezzi che merita strategia e attenzione”

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