Tpl e autisti privati: funziona ma ci pone delle domande
di Gianluca Celentano (conducente bus)
Siamo quasi al secondo anno di unāemergenza pandemica che ha obbligato un cambio di abitudini importante come lo smart working per decongestionare le metropoli, lāimpiego dei bus turistici sulle linee pubbliche e importanti riduzioni di carico oggi ristabilite al 100%.
Un lavoro genuino ĆØ stato svolto dalle associazioni di categoria e dal ministro Enrico Giovannini, tuttavia se in queste ore lāasticella sulla crescita dei contagi non ĆØ rassicurante, ĆØ anche vero che āsoloā in questo dramma si ĆØ scoperto un antidoto flessibile per fronteggiare la funzionalitĆ , la pandemia e la ricerca di autisti.
CāĆØ apprensione
Lāimpiego privato al supporto del Tpl ĆØ un sistema concreto che funziona ed ĆØ apprezzato, pronto allāuso oltre a permettere di mettere in campo piĆ¹ autobus e soprattutto piĆ¹ conducenti. Semmai cāĆØ da chiedersi cosa avverrĆ ai lussuosi torpedoni a fine dello stato dāemergenza e soprattutto le conseguenze al termine dei ristori, magari per onorare i leasing dei bus. Infatti il noleggio per effetto della pandemia ha subito un tracollo storico fuori da ogni previsione e, al tempo stesso, ĆØ cambiata anche la tipologia dei gruppi che viaggiano. Le comitive di pensionati ā piĆ¹ soggetti al covid ā e i tours con clientela in visita al bel paese, hanno lasciato il posto a qualche piccola comitiva che cerca il ālow cost turisticoā di due o tre giorni per attraversare e visitare le localitĆ piĆ¹ suggestive. Un dato che obbliga lāimpiego di due conducenti e unāaccesa diatriba sul piano della qualitĆ e dei costi, nonchĆ© lāaffossamento del lavoro delle guide turistiche per rincorrere il benedetto risparmio.
Nellāattuale silenzio circa le gare di gestione del tpl in diverse aree, si apprende dalla stampa di possibili āmanovreā che vedrebbero la nascita di RoMiNa, ossia lāasse tra Atm, leader europeo del Tpl, la romana Atac e la partenopea Anm. Nulla di nuovo se lo confrontiamo con concetti giĆ rodati in diverse capitali europee, ma cāĆØ anche da chiedersi quale ruolo potranno avere le aziende oggi satellite delle partecipate, gli autisti e i vettori del noleggio?
RealtĆ osservata dagli autisti
I conducenti sāinterrogano se questa prospettiva di sviluppo possa interessare anche loro soprattutto in un periodo di ricerca di conducenti oppure, possa prefigurarsi un bacino di servizi su gomma che comprenda anche le piccole societĆ , cioĆØ quelle che stanno pagando lo scotto piĆ¹ duro. Inutile nascondere lāimbarazzante forbice di gestione e trattamento oggi comunque giustificato dallāemergenza, a cui brillantemente e con competenza stanno rispondendo i privati, ma ĆØ bene non dimenticare i troppi e lunghi anni di immobilismo di comodo nel settore.
Tirando le somme sul piazzale degli autisti, molti di loro appaiono fiduciosi in quello che qualcuno chiama una sorta di āriordinoā che porterĆ (si spera) a un unica grande categoria di professionisti e specialisti del volante adeguatamente retribuiti. Tra dubbi e molti silenzi una cosa ĆØ certa, i conducenti privati con i loro autobus turistici hanno ricevuto una grandissima stima e approvazione da passeggeri e habituĆ© di linea, dimostrata in certi casi con caffĆØ pagato o in disegni fatti a scuola dai bambini. Francesco, passeggero dellāarea est di Milano ha riferito alle spalle del conducente: āSpero rimaniate voi perchĆ© noi ci siamo affezionatiā