ROMA 30 NOVEMBRE 2007 SCIOPERO DEI TRASPORTI  A ROMA FOTO RAVAGLI/INFOPHOTO

Flotte in caso e mezzi datati, che si guastano continuamente. Forse non serviva un rapporto ufficiale per testimoniare la situazione di inadeguatezza in cui versa il tpl di Roma, ma se ci fosse proprio bisogno di vederlo scritto nero su bianco, ancora una volta… ci pensa l’annuale relazione dell’Agenzia per il controllo e la qualità dei servizi pubblici a cantarne il “de profundis”. Il tpl è tra i principali motivi di scontento dei romani.

Dal lato dell’offerta complessiva, negli ultimi 10 anni, vi è stato un calo di 13 milioni di vetture/Km. L’aumento dell’offerta della metropolitana non è bastato a riequilibrare il crollo verticale delle linee di superficie. Sconvolgenti i dati sulla situazione manutentiva del parco mezzi: le vetture utilizzabili rispetto alla dotazione sono poco più della metà. Il 33 per cento dei mezzi si guastano lungo il tragitto. L’obiettivo contrattuale “regolarità delle corse” non è mai stati raggiunto negli ultimi dieci anni.

Bassa l’efficienza del servizio: a Roma il rapporto ricavi da traffico per passeggero risulta molto basso a confronto con alcune città europee (0,21 cent contro 0,51 di Berlino, 0,84 di Parigi), valore determinato sia dal basso costo del biglietto che dal forte tasso di evasione. Inoltre i costi operativi per passeggero (0,70 euro) e per chilometro percorso (5,80 euro) rendono ancora il trasporto pubblico locale a Roma largamente dipendente dalla contribuzione pubblica

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