Torpedoni, il trampolino di (ri)lancio? Le idee di Futura Mobilità e Zani Viaggi
di Gianluca Celentano (conducente bus) Ricorderete la suggestiva iniziativa mediatica “Un cuore di autobus” del 17 novembre 2020, svoltasi presso il parco d Leolandia a Capriate San Gervasio. Qui ben 89 torpedoni si erano parcheggiati formando un gigantesco cuore, simbolo essenziale della vita, anche di quella di un comparto malato. Un’iniziativa per far accendere i […]
di Gianluca Celentano (conducente bus)
Ricorderete la suggestiva iniziativa mediatica “Un cuore di autobus” del 17 novembre 2020, svoltasi presso il parco d Leolandia a Capriate San Gervasio. Qui ben 89 torpedoni si erano parcheggiati formando un gigantesco cuore, simbolo essenziale della vita, anche di quella di un comparto malato. Un’iniziativa per far accendere i riflettori verso un settore un po’ troppo sottovalutato e dimenticato dalle istituzioni, nonostante rappresenti concretamente l’alternativa per una mobilità collettiva migliore, ecologica e professionale.
Oggi grazie al web e alle iniziative mediatiche la connessione tra autisti e aziende ha permesso di non lasciare fuori nessuno dallo sforzo collettivo di rilancio del settore, favorendo nuovi e coraggiosi asset aziendali, seppur le risorse al comparto risultino ancora insufficienti per garantirne la sopravvivenza.
Autisti e imprese non vogliono arrendersi
La notizia arriva dal quartier generale della prima rete d’impresa italiana nel campo del trasporto pubblico, Futura Mobilità, dove l’associato Mirko Moretti come capofila di altre imprese aderenti, ha dato il via a una nuova iniziativa di rilancio. Infatti l’obsoleta immagine del comparto come mero soggetto fiscale, deve assolutamente cambiare rotta, valorizzando i benefici di una mobilità collettiva, sana e coordinata dall’esperienza storica di rinomati nomi d’impresa sia nel gran turismo sia nel tpl.
Bergamo e Brescia, capitali della Cultura 2023
Grazie alla disponibilità del sindaco del comune di Dalmine Francesco Bramani e della sua polizia locale, nella mattinata del 22 dicembre, 29 autisti suddivisi nella guida di ventiquattro autobus e cinque minivan, hanno voluto rendere un omaggio alle due città divenute simbolo di resilienza al violento impatto che la pandemia Covid ha generato. Bergamo e Brescia sono state infatti promosse dal governo nel luglio 2020 e inserite nel Decreto Rilancio 1 quali province simbolo di cultura, solidarietà e capacità.
“Happy ChristBus” un comparto vicino alla cultura
I ventinove automezzi seguendo le direttive di un progetto planimetrico, si sono posizionati creando un suggestivo albero di Natale simpaticamente illuminato dalle luci di bordo e dalle quattro frecce lampeggianti. Le immagini aeree del drone regalano un’immagine eclatante e quasi poetica di un settore formato soprattutto da piccole e medie imprese che possiedono progetti e tanta voglia fare, e non di arrendersi. Per tutti i colleghi ma anche per la cittadinanza delle due province, gli auguri del comparto arrivano con uno slogan natalizio: “Happy ChristBus” che si sostituisce al tradizionale Merry Christmas. “Adesso serve crescere essere uniti assimilando un’immagine nuova e valorizzando la professione e l’utilità”, un concetto condiviso dai vettori presenti. Alla “composizione” di Happy ChristBus erano presenti le società: Facchinetti Aut.zi, Perico, Scambus, Moretti Bus Service, Eredi Caldana Domenico, Arrigoni, Vajolet Aut.zi, Caldana Europe Travel, Santilli Viaggi, Aut.zi Lino, aut.zi Sonzogni, Cirillo Bus, Consorzio Noleggiatori Malpensa, aut.zi Albiniano.
Un welfare per gli autisti
Rimanendo in provincia di Bergamo è la società Zani autoservizi che ha dato riverbero mediatico a un’iniziativa a favore dei conducenti in un periodo di crisi dove il caro energia e gli aumenti dei prezzi sui carburanti rappresentano uno dei problemi più spinosi anche per i conducenti. Nata nel 1951, l’azienda condotta da Marilena Giovanna Zani e dal consorte Claudio Astori, ha voluto festeggiare i 71 anni di vita della società di bus partendo dai suoi conducenti. Con un bonus di 500 euro, i 150 dipendenti hanno ricevuto una maggiorazione nel periodo natalizio per tamponare gli effetti dell’inflazione offrendo un po’ più d’ossigeno alle famiglie dei colleghi. Attualmente anche altre realtà stanno muovendosi nella stessa direzione soprattutto in considerazione della carenza di motivazione dei conducenti.
È importante (ri)partire proprio dal lavoro dei conducenti, i soggetti più in vista nella professione e far ripartire il settore con nuove regole proiettate verso le sfide future. Oggi, non dimentichiamolo, molti gruppi e passeggeri sulle linee, sono legati soprattutto al suo conducente e, il mezzo di trasporto sta diventando un ambiente social…