Tibus riaccende i motori. Intensificato il numero delle corse
Tibus. Da oggi, mercoledì 3 giugno, l’Italia entra nella Fase3 e l’Autostazione Tibus di Roma intensifica i servizi di trasporto per tutti gli utenti che ora possono tornare a muoversi liberamente anche tra le regioni. Dopo la fase di lockdown, che aveva visto una consistente riduzione delle corse, la struttura si è attivata per offrire […]
Tibus, la normalità in sicurezza
Tra arrivi e partenze, oggi sono disponibili circa 70 autobus. Durante il lockdown i collegamenti disponibili erano 30, ma prima dell’emanazione delle misure per il contenimento del contagio la struttura ne assicurava 600. Il confronto tra il periodo aprile/maggio 2020 e lo stesso intervallo di tempo nel 2019, mostra una diminuzione drastica del numero delle corse (arrivi e partenze): dalle oltre 36mila dell’anno scorso, si è passati alle circa 1800 della fase di lockdown.
Tibus riaccende i motori. Intensificato il numero delle corse
Oggi, l’Autostazione della Capitale riattiva le linee per numerose destinazioni: Abruzzo, Marche, Calabria, Basilicata, Puglia, Salerno, Bari e Lecce. Si tratta di corse che raggiungono anche città del nord come Milano e Torino. Tibus ha continuato ad assicurare i collegamenti minimi anche nel periodo di lockdown, adottando i protocolli previsti dai Dpcm e dal Ministero delle infrastrutture e dei Trasporti relativi alle linee guida per la sicurezza. Sono state messe in campo diverse azioni per contrastare la diffusione del contagio, come la misurazione della temperatura all’accesso dell’Autostazione (misura spesso ripresa anche dai singoli operatori), l’obbligo della mascherina e il rispetto della segnaletica orizzontale. L’azienda ha messo in atto anche un piano straordinario integrativo di sanificazione e disinfezione di tutte le superfici a contatto con il pubblico, in linea con le indicazioni pervenute da enti e autorità competenti. Per quanto riguarda i collegamenti internazionali, bisognerà aspettare almeno il 15 giugno per superare le limitazioni imposte da alcuni Paesi che impediscono lo svolgimento di questo tipo di servizi.