Terni scommette sull’idrogeno: ecco il CaetanoBus H2.City che emette solo acqua
Da città dell’acciaio a città (anche) dell’idrogeno. Terni, grazie anche alle risorse del Pnrr, entro il 2030 punta a sostituire l’attuale flotta dei bus di trasporto pubblico locale con mezzi a idrogeno. L’impegno è stato confermato in occasione della tappa nel capoluogo umbro dell’autobus alimentato a idrogeno H2.City Gold sviluppato da CaetanoBus, uno dei più importanti […]
Da città dell’acciaio a città (anche) dell’idrogeno. Terni, grazie anche alle risorse del Pnrr, entro il 2030 punta a sostituire l’attuale flotta dei bus di trasporto pubblico locale con mezzi a idrogeno. L’impegno è stato confermato in occasione della tappa nel capoluogo umbro dell’autobus
alimentato a idrogeno H2.City Gold sviluppato da CaetanoBus, uno dei più importanti costruttori di autobus in Europa, in partnership con Toyota. L’impegno di Terni per l’idrogeno parte da lontano, con il progetto Hydra, lanciato dal Comune nel 2020, che ha già visto la firma di un Protocollo di Intesa con Ast, Busitalia e Acciai Speciali Terni.
«Come città industriale – ha spiegato il sindaco Leonardo Latini – Terni è da sempre attenta ai processi legati all’innovazione: nel quadro della transizione ecologica si stanno gettando le basi di progetti di ampio respiro, confermando l’intuizione avuta in passato e le scelte strategiche fatte in questi ultimi due anni. Grazie al contesto nel quale ci troviamo ad operare, abbiamo insomma tutti gli elementi per far sì che Terni possa diventare una capitale nella nuova economia fondata sull’idrogeno che abbia due obiettivi, la tutela ambientale e la creazione di nuove filiere produttive e quindi di posti di lavoro»
Al primo cittadino ha fatto eco il vice Benedetta Salvati, ricordando come «nel quadro delle ingenti risorse messe a disposizione dal Ministero delle Infrastrutture per la conversione del trasporto pubblico locale Terni abbia già ottenuto complessivamente finanziamenti per oltre 25 milioni di euro, che di qui al 2030 ci permetteranno di rinnovare completamente la flotta dei bus di trasporto pubblico locale con mezzi a idrogeno, quindi a impatto zero». «Inoltre – ha sottolineato ancora la vice sindaca – partecipiamo al “LIFE 2020 – Ambiente ed uso efficiente delle risorse” con il Progetto LIFE3H con la Regione Abruzzo e il Comune di Civitavecchia e, con la Regione Umbria al progetto per la realizzazione di una centrale a idrogeno e del treno a idrogeno sulla linea Terni-Rieti-L’Aquila Sulmona. Con l’arrivo a Terni del Gruppo Arvedi, nuovo proprietario delle acciaierie – ha concluso la Salvati – si potrà inoltre sviluppare un importante progetto di utilizzo dell’idrogeno che ci vedrà impegnati come ente locale per garantire le migliori condizioni di fattibilità, insieme alla Regione Umbria».
In questo processo a più livelli si inserisce la proposta dei bus a idrogeno come il Caetano H2.City Gold: lungo 12 metri ed equipaggiato con la tecnologia Fuel Cell ad idrogeno di Toyota, in grado di percorrere fino a 400 Km con un pieno di idrogeno, il mezzo si ricarica in meno di 9 minuti ed ha come unica emissione delle gocce d’acqua. Un veicolo che nasce dal know how dell’azienda portoghese e dalle competenze tecnologiche del gruppo giapponese e che – ha spiegato Andrea Saccone, Communication & External Affairs General Manager di Toyota Motor Italia – «conferma il nostro impegno per una mobilità sostenibile, che va oltre le automobili e che trova concretizzazione nel fatto di mettere a disposizione fino al 2030 l’utilizzo gratuito di oltre 24 mila brevetti».
Toyota – ha ricordato – «ha intrapreso da tempo la strada della diversificazione tecnologica con un impegno ma crede molto nell’applicazione alla mobilità della soluzione delle celle a combustibile, che consideriamo pienamente complementare all’elettrico a batteria, e che trova anche applicazione nelle automobili – come la nostra Mirai – e in molte tipologie di mezzi per il trasporto pesante e quello ferroviario, fino alle imbarcazioni».
A partire dal 2020, Toyota ha inoltre previsto di decuplicare la produzione di celle a combustibile, passando da 3mila a 30mila unità all’anno dopo il 2020, mentre da gennaio 2022, Toyota ha iniziato la produzione dei nuovi moduli, basati sul suo sistema avanzato di celle a combustibile di seconda generazione. La dimostrazione sul campo ha confermato le potenzialità di questa tecnologia, che – ha ricordato Nuno Lago de Carvalho, Chief Commercial Officer di CaetanoBus – «è già stata testata dai nostri bus, di cui abbiamo venduto già circa 60 unità, con oltre 500 mila km percorsi senza problemi».