Tecnobus cresce, rilancia e si allarga: nuova fabbrica e partneship industriale con Next Modular Vehicles
Oggi a Ferentino, in provincia di Frosinone, è stata una bella giornata. Sì, perché in quadro economico mai facile e in uno scenario industriale talvolta sconfortante, con aziende che falliscono, delocalizzano, chiudono e licenziano i dipendenti, Tecnobus ha deciso di allargarsi, rilevando l’ex fabbrica Valeo (20.000 metri quadri). Un investimento, questo, che fa parte di […]
Oggi a Ferentino, in provincia di Frosinone, è stata una bella giornata. Sì, perché in quadro economico mai facile e in uno scenario industriale talvolta sconfortante, con aziende che falliscono, delocalizzano, chiudono e licenziano i dipendenti, Tecnobus ha deciso di allargarsi, rilevando l’ex fabbrica Valeo (20.000 metri quadri).
Un investimento, questo, che fa parte di una strategia messa a punto dall’amministratore unico Paolo Marini per rilanciare con forza il ruolo e la produzione del costruttore di minibus elettrici (il Gulliver è modello iconico, storico ma attuale), che punta a ritagliarsi un ruolo non secondario nel mercato dell’autobus italiano, ma, anzi, quello di player leader di riferimento a livello nostrano ed europeo nel segmento del cosiddetto “ultimo miglio”.
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«Si tratta di un progetto a medio-lungo termine, dai 3 ai 5 anni, nel quale saranno investiti 8 milioni di euro per la riqualificazione del sito, l’installazione delle nuove linee produttive e, last but not least, in ricerca e sviluppo. Un progetto che ha come obiettivo quello di arrivare tra 5 anni ad avere una produzione annua di 250 unità, 150 lavoratori e un fatturato annuo di 50 milioni di euro», dice Marini.
Tecnobus e Next Modular Vehicles: l’unione fa la forza
Per raggiungere questo obiettivo, strategico l’accordo siglato (ve ne avevamo parlato a inizio maggio) con la start-up padovana Next Modular Vehicles, ideatrice di un pod elettrico (e potenzialmente a guida autonoma) che nelle speranze dei suoi fondatori rivoluzionerà il trasporto persone, non solo per il suo avveniristico design, ma per la capacità di agganciarsi e sganciarsi da altri moduli, così da saper rispondere al meglio e in tempo reale, alle esigenze di mobilità nelle città. Mobilità che, peraltro, non per forza di cose è riservate alle solo persone, visto che questi pod sono concepiti anche per trasportare servizi (cibo, per esempio) e merci (“pacchi Amazon” per farne un altro). Ecco, i moduli targati Next, una volta che la fabbrica Tecnobus sarà pronta – Marini vuole iniziare a settembre 2025 – saranno prodotti grazie ad una linea dedicata, al fianco dei Gulliver.
Insomma, un’operazione win-win per entrambe le realtà: a Tecnobus fanno più che comodo le conoscenze progettuali di Next e a Next serviva come il pane il know-how e la potenza produttiva di un costruttore come Tecnobus per poter finalmente dare il “la” alla produzione in serie del NX23.