Summit Uitp, Volvo sugli scudi con l’elettrico Novabus. Non manca Voith
Nova Bus mette in campo il suo urbano elettrico all’Uitp Global Public Transport Summit 2017. Il punto sul mondo del tpl quest’anno si tiene a Montreal, in Canada. Sugli scudi Volvo, che controlla Nova Bus, artefice della sua prima prova a zero emissioni. In Canada sfila anche Voith che anticipa le caratteristiche della prossima generazione […]
Nova Bus mette in campo il suo urbano elettrico all’Uitp Global Public Transport Summit 2017. Il punto sul mondo del tpl quest’anno si tiene a Montreal, in Canada. Sugli scudi Volvo, che controlla Nova Bus, artefice della sua prima prova a zero emissioni. In Canada sfila anche Voith che anticipa le caratteristiche della prossima generazione del cambio Diwa.
Nova Bus il suo LFSe
Volvo Buses si focalizza sull’elettromobilità insieme alla sua sussidiaria Nova Bus. Del resto, le due realtà hanno all’attivo 4250 autobus elettrici e ibridi venduti (3300 da Volvo, 950 ibridi da Nova Bus). Namur e Charleroi, in Belgio, hanno siglato all’inizio di quest’anno il più ampio ordine singolo per autobus ibridi elettrici (90 esemplari). La novità rivelata al summit Uitp è l’autobus LFSe realizzato da Nova Bus, un 12,2 metri totalmente elettrico pronto a entrare in servizio in tre esemplari proprio a Montreal. Il veicolo è dotato di pantografo al tetto per la ricarica rapida: 3-6 minuti di ricarica sono sufficienti per garantire un’operatività di 15 chilometri. Il sistema di ricarica è basato sullo standard universale OppCharge, sviluppato da Volvo insieme a Siemens ed Abb e compatibile con autobus elettrici di diversi costruttori. Montreal è stata scelta anche dall’altra controllata di Volvo, Prevost, per presentare l’intercity Prevost X3-45.
Voith guarda al cambio bus del futuro
Voith mette in campo le proprie soluzioni per il trasporto urbano, improntate all’efficienza e alla sostenibilità . A Montreal si è alzato il sipario americano sul suo studio relativo alla prossima generazione del cambio automatico Diwa per gli autobus. Il concetto, spiega l’azienda in una nota, si basa ancora sul principio del convertitore differenziale, ormai consolidato, e per l’occasione arricchito di un’unità centrale di recupero che non richiede spazio di installazione aggiuntivo. Il motore elettrico a 48 volt è integrato attorno all’ammortizzatore a vibrazioni. Di conseguenza, un’eventuale parziale ibridazione non necessità di ulteriori sistemi all’interno della driveline.