Finalmente è stata fatta chiarezza sulla causa, o meglio le cause, del tragico incidente di Mestre del 3 ottobre 2023 nel quale persero la vita 23 persone, l’autista e 21 passeggeri. Si è parlato tanto di un possibile malore del conducente (poi smentito dall’autopsia), di un malfunzionamento dell’autobus elettrico made in China (anch’esso smentito, con buona pace dei tanti detrattori degli e-bus), di antenne che avrebbero interferito con il motore e le batterie del mezzo stesso e altre strambe teorie, che poco rispetto portano ai morti.

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Oggi, finalmente la verità, svelata dal procuratore di Venezia Bruno Cherci: l’autobus Yutong è diventato ingovernabile dal conducente per la rottura dello sterzo, rottura causa da un perno ammalorato e dunque del giunto che collega allo sterzo. A causa di questo, il bus ha strisciato per diversi metri contro il guardrail (non in buona condizioni) per poi precipitare di sotto.

Cerchi ha aggiunto che è ancora “da stabilire il nesso di casualità tra la rottura dello sterzo e lo stato delle barriere”.

Al momento gli indagati sono tre funzionari del Comune di Venezia e l’amministratore delegato de La Linea, Massimo Fiorese

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