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Autonoleggiatori contro il regolamento di Regione Lombardia: «Maroni ci ripensi o le aziende finiranno sul lastrico». A parlare è Francesco Artusa, presidente della Federazione autonoleggiatori italiani (Fai), che nei giorni scorsi si è scagliato duramente contro la normativa voluta dalla giunta regionale per limitare l’inquinamento dovuto ai gas di scarico, in base alla quale dall’inizio del 2017 gli autobus con conducente con oltre 15 anni di anzianità non potranno più essere usati per il trasporto persone. Secondo i dati forniti dalla Fai, con l’inizio del nuovo anno mille bus di proprietà delle 350 aziende lombarde attive nel settore potrebbe essere messi fuori mercato, con conseguenze facilmente deducibili per le tasche delle imprese stesse. L’associazione di categoria riunisce 600 operatori del settore, e fa parte della conferenza nazionale Sistema impresa. La Fai ha promosso, contro il regolamento datato 2014 che dovrebbe entrare in vigore nel 2017, un ricorso al Tar di Milano: «Siamo convinti che il regolamento si esponga al vizio di incostituzionalità come si evince da una sentenza analoga che ha colpito la Regione Piemonte» spiega Artusa. Nel frattempo la trattativa con Regione Lombardia è aperta. «Da parte nostra c’è la volontà di trovare una soluzione condivisa» dichiara il vicepresidente Moreno Caldana.

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