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Un terzo degli autobus di Stoccolma girano alimentati da biogas ricavato da acque di scarico. La modalità viene sfruttata anche in altre cittadine svedesi, dove le acque reflue, insomma, sono utilizzate come risorse preziose per spingere il tpl. Un progetto simile è stato messo a punto a Brescia da Brescia Mobilità, dove dovrebbe prendere il largo a partire dal 2019. In questo caso, però, il biogas proverrà da rifiuto organici.

Dall’acqua al biometano

Il procedimento utilizzato in Svezia, come spiegato su GreenMe, prevede che l’acqua di scarico dei cittadini della capitale giunga innanzitutto al depuratore di Henriksdal. Qui viene trattata attraverso una serie di passaggi che permettono di separare i fanghi, risultato della filtrazione e della decantazione, e l’acqua pulita. Quest’ultima viene scaricata in natura, mentre i primi imboccano la strada di un altro processo. Vengono messi a fermentare fino a rilasciare biometano, che viene catturato e raccolto per alimentare gli autobus urbani a biogas. Con questo meccanismo vengono alimentati 36 autobus su cento a Stoccolma. E pensare che a Växjö, per esempio, città di settantamila abitanti nel sud del Paese, tutti gli autobus cittadini sono alimentati a biogas di produzione locale, estratto da rifiuti organici riciclati.

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