E’ andato online il 25 marzo l’appuntamento del Mobility Innovation Tour 2021 dedicato agli Stati Generali del gas e alla transizione energetica del tpl verso la sostenibilità.

Durante l’incontro sono intervenuti esperti del settore, costruttori e operatori dei trasporti, per un confronto a più livelli su questo tema cruciale per la transizione energetica nel tpl.

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Tpl, la transizione energetica verso il gas: il quadro europeo e italiano

Il webinar è stato introdotto da Riccardo Genova, presidente del Comitato tecnico-scientifico del Mobility Innovation Tour. Il gas, sostiene, sia allo stato solido che liquido, offre oggi molte opportunità da esplorare e sviluppare.

Per parlare delle prospettive del gas in Europa è intervenuta Martina Conton, Senior Policy Manager di NGVA Europe. Gli obiettivi normativi per la riduzione delle emissioni sono fissati al -15% entro il 2025 e -30% entro il 2030. Le proiezioni mostrano un notevole aumento dei veicoli a gas per il tpl entro il 2030. Anche in paesi inaspettati come la Norvegia, che ha deciso di puntare sul biometano – anziché sull’elettrificazione – per risolvere il problema dello smaltimento rifiuti.

Dante Natali, Presidente Federmetano, ha poi illustrato lo scenario italiano della transizione energetica nel tpl. Il vero problema, ha sottolineato, è far comprendere alla politica come il biometano rappresenti la vera alternativa sostenibile per i trasporti. L’inquinamento non deriva infatti soltanto dal tubo di scappamento, ma dall’intero ciclo di vita del mezzo. E per i veicoli elettrici si deve considerare il processo di smaltimento delle batterie.

Scelte aziendali per la sostenibilità

La parola è poi passata agli operatori. Trentino Trasporti, ad esempio, rappresentata dall’Energy Manager Giuliano Giacomelli, utilizza già da tempo il gas per i servizi urbani. I vantaggi rispetto all’elettrico non sono solo ambientali, ma anche economici: la capacità di carico, una minore manutenzione, l’ammortizzazione dei costi sulle lunghe percorrenze. Anche Andrea Bottazzi, in rappresentanza di TPER Bologna, conferma un’ampia presenza di clean vehicles a gas nel parco mezzi bolognese.

Tre le città chiave del trasporto sostenibile con propulsione a gas: Bergamo, Brescia e AnconaMarco Medeghini (Brescia Mobilità), Gianni Scarfone (Atb Bergamo) e Muzio Papaveri (Conerobus Ancona) hanno confermato gli investimenti sul metano per sostituire progressivamente i veicoli a diesel nella propria flotta urbana ed extraurbana.

La transizione energetica per il tpl: dal gas all’idrogeno

Tutti i panelist sembrano concordi: la propulsione a metano è oggi la soluzione di transizione verso la neutralità carbonica entro il 2030-2040. Snam4Mobility, tramite le parole dell’Head Technology Solutions Gianfranco Malvicini, la indica come “smart, immediata, green e performante”, ma soltanto una fra le molteplici soluzioni per la sostenibilità. Anche per Giorgio Zino, Business Director South Europe Iveco Bus, la soluzione gas è in crescita rispetto all’elettrico, e Iveco ha scelto di dare continuità proprio a questa propulsione.

Ma la sostenibilità, oltre che ambientale, deve essere anche economica per le aziende. Il gas ha un basso impatto su entrambi i fronti, come sostiene Roberto Caldini, Direttore Bus&Coach ItalScania. Un’idea che trova concorde anche Giovanni De Filippis, AD di Industria Italiana Autobus: l’idea di sostenibilità dietro la transizione energetica per il tpl comporta l’adozione di una strategia efficiente ma anche economicamente sostenibile a lungo termine. Per la transizione, dunque, non ci sarà una propulsione pulita prevalente, ma si dovrà mettere in conto una convivenza di tutte le soluzioni, in cui il metano giocherà un ruolo significativo.

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