L’ad di Enel Francesco Starace mette la filiera dell’autobus elettrico nel mirino. «Bisogna puntare su un’industria europea per autobus e pannelli solari», ha dichiarato in un’intervista pubblicata nei giorni scorsi dal Sole 24 ore.

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Starace, Enel: fondi dal Recovery per una filiera dell’e-bus

«Senza un input del governo, la domanda, e cioè la spinta che muove gli investitori, non partirà mai. Per questo motivo abbiamo proposto al nuovo governo di inserire un obiettivo vincolante nel Pnrr: come ad esempio dei target di percentuale del parco circolante in elettrico da sostituire entro una certa data», così Starace al Sole 24 ore, con riferimento al rinnovo delle flotte di autobus da tpl. «Il Recovery plan potrebbe mettere in campo i fondi, comuni e regioni potranno decidere se comprare direttamente i mezzi o affidarsi a partnership pubblico private, per la sostituzione dei bus, la gestione della infrastruttura di ricarica e del software nei depositi», illustra il quotidiano.

Una grande opportunità per la creazione di una filiera europea dell’autobus elettrico: «In Europa non esiste un’industria degli autobus elettrici – così Starace -. Il campo è quindi aperto a chi fornisce un indirizzo di politica industriale più chiaro e più a lungo termine». Un’affermazione, quella legata all’inesistenza di un’industria locale dei bus elettrici, probabilmente legata in particolare al tema della componentistica, con batterie e celle provenienti da est, e allo share importante dei player orientali nel mercato del Vecchio continente.

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