Spostare Tibus da Tiburtina? Un errore grossolano
Un ricorso al Tar contro la delibera del sindaco di Roma, Virginia Raggi, che prevede lo spostamento del terminal bus da Tiburtina al nodo di Anagnina: ad annunciarlo il consigliere dāamministrazione di Tibus societĆ proprietaria dellāhub, Tullio Tulli. Tullio Tulli, aprire subito una tavolo politico āImpugneremo la delibera e lo stesso faranno anche gli operatori […]
Un ricorso al Tar contro la delibera del sindaco di Roma, Virginia Raggi, che prevede lo spostamento del terminal bus da Tiburtina al nodo di Anagnina: ad annunciarlo il consigliere dāamministrazione di Tibus societĆ proprietaria dellāhub, Tullio Tulli.
Tullio Tulli, aprire subito una tavolo politico
āImpugneremo la delibera e lo stesso faranno anche gli operatori del settore, dāaccordo con i comitati di quartiere. Inoltre ā riferisce ancora Tulli ā abbiamo chiesto alle associazioni di categoria di attivarsi con il comune di Roma, con il ministero dei Trasporti ma anche con i presidenti delle Regioni toccate dai vettori perchĆ© si organizzi un incontro e perchĆ© si costituisca un tavolo politicoā.
Tibus, una risorsa per Roma
Il terminal bus di Tiburtina, secondo i dati forniti dalla Tibus, movimenta otto milioni di passeggeri lāanno, 103 vettori, di cui 33 stranieri, 600 autobus giornalieri tra arrivi e partenze. Con la delibera del 17 ottobre scorso, e pubblicazione del 26 ottobre, il Comune di Roma ha approvato la ādelocalizzazione dellāAutostazione per i mezzi adibiti alle linee di trasporto pubblico interregionali, nazionali ed internazionali allāinterno del nodo Anagninaā, si legge nel documento. Costo previsto 625mila euro. Secondo la Giunta capitolina il nodo Anagnina āoltre a scongiurare ripercussioni al servizio pubblico, presenta il vantaggio di decongestionare i notevoli flussi di traffico che interessano la stazione ferroviaria di Roma Tiburtina, attigua allāautostazione sita in Largo Guido Mazzoni, con benefici sullāintero sistema trasportistico romanoā. Dal canto suo la societĆ Tibus rileva la āmancanza di intermodalitĆ ā come āuno degli aspetti che rende la zona di Anagnina assolutamente inadatta ad ospitare un terminalā, senza contare, dice Tibus, ālāaltra e fondamentale problematica, piĆ¹ volte segnalata alle autoritĆ capitoline, relativa alla sicurezzaā.
Una notizia che segue le polemiche di inizio mese quando la Tibus aveva scritto la seguente lettera ai media.
Tibus. Con riferimento ad alcune notizie di stampa relative ad unāindagine della Corte dei Conti ed al presunto danno erariale causato dal mancato adeguamento dei canoni concessori dellāautostazione Tibus di Roma, e ad alcune dichiarazioni di un consigliere comunale pubblicate su Facebook, si precisa quanto segue. Tibus ĆØ una societĆ partecipata da operatori di servizi di linea di trasporto, pubblici e privati, ed ĆØ concessionaria del diritto di superficie dellāarea sulla quale si trova lāautostazione Tiburtina di Roma, sin dal 1999. Lāautostazione costituisce il capolinea di tutti i servizi con autobus di lungo raggio che transitano a Roma per esplicita disposizione del ministero delle Infrastrutture e Trasporti, che rilascia le relative autorizzazioni, tale da configurare un servizio pubblico che non puĆ² in alcun modo essere interrotto.
Lāautostazione ĆØ situata in un punto strategico della Capitale, fra la stazione ferroviaria, la linea B della metropolitana, i capolinea del trasporto pubblico locale, le stazioni di taxi, ecc.Ā Sono oltre 8 milioni i viaggiatori che ogni anno transitano dallāautostazione, la quale ospita 103 operatori del trasporto e gestisce circa 900 autobus giornalieri tra arrivi e partenze per molteplici destinazioni, anche internazionali. Solo nellāultimo periodo estivo, lāautostazione ha ospitato e gestito nei suoi spazi la partenza e lāarrivo di 15.000 autobus e 800.000 passeggeri. Dati straordinari che confermano la sempre maggiore propensione, soprattutto tra i giovani, al viaggio in autobus, considerate le sue caratteristiche di economicitĆ , comoditĆ e flessibilitĆ , ridotto impatto ambientale e sicurezza. Lāautostazione ĆØ stata realizzata interamente con oneri a carico della Tibus, senza alcun intervento pubblico. Di contro, la Tibus corrisponde al Comune di Roma il canone annuale fissato dai competenti uffici municipali, come del resto rilevato dalla stessa inchiesta della Corte dei Conti. La Tibus non ha mai distribuito utili ai soci, destinando i ricavi al costante miglioramento delle strutture, dei sistemi di sicurezza e di videosorveglianza. Un intervento sul territorio riconosciuto anche dai locali comitati di quartiere, da tempo schierati in difesa del progetto di rilancio e riqualificazione dellāarea proposto dalla stessa Tibus.
La Tibus ha infatti piĆ¹ volte sollecitato le autoritĆ competenti allāindizione di una gara internazionale per lāassegnazione del servizio, ed ha anche presentato uno specifico project financing del valore di 6 milioni di euro senza mai ricevere alcuna risposta. Per difendere la Tibus da ulteriori dichiarazioni calunniose, il prossimo consiglio di amministrazione della societĆ valuterĆ ogni iniziativa utile a tutela della stessa e del servizio pubblico da essa gestito.