Sostenibilità, tech e innovazione: SETA investe per rilanciare il servizio di trasporto pubblico
Sostenibilità ambientale, tecnologia, innovazione: SETA punta su questi elementi strategici per rendere più competitivo ed attrattivo il servizio di trasporto pubblico, attraverso un piano di Investimenti, già in corso di realizzazione, che entro il 2023 porterà ad un profondo rinnovamento della flotta ed all’introduzione di significativi miglioramenti per gli utenti dei tre bacini provinciali serviti dall’azienda. […]
Sostenibilità ambientale, tecnologia, innovazione: SETA punta su questi elementi strategici per rendere più competitivo ed attrattivo il servizio di trasporto pubblico, attraverso un piano di Investimenti, già in corso di realizzazione, che entro il 2023 porterà ad un profondo rinnovamento della flotta ed all’introduzione di significativi miglioramenti per gli utenti dei tre bacini provinciali serviti dall’azienda.
Il punto sullo stato di avanzamento del Piano triennale degli investimenti è stato fatto nella mattinata di oggi (19 ottobre, ndr) nel corso di una conferenza stampa che ha visto la presenza di Antonio Nicolini (Presidente di SETA), Francesco Patrizi (Amministratore Delegato di SETA), Andrea Corsini (Assessore a Mobilità e Trasporti della Regione Emilia-Romagna) ed Alessandra Filippi (Assessora all’Ambiente e Mobilità Sostenibile del Comune di Modena).
Il piano di investimenti di SETA
Il Piano di Investimenti di SETA 2021-2023 prevede lo stanziamento complessivo di oltre 70 milioni di euro (20 dei quali a carico dell’azienda) per l’acquisto di 267 nuovi mezzi, distribuiti nei tre bacini di Modena, Reggio Emilia e Piacenza. L’età media della flotta automobilistica passerà dagli attuali 12,7 anni a 9,3 anni (senza investimenti sarebbe cresciuta fino a circa 16 anni), valore molto più vicino all’età media delle flotte pubbliche dei Paesi europei più avanzati. Nel giro di un paio d’anni saranno dismessi altrettanti bus ormai obsoleti: circa 150 mezzi Euro 2; 70 mezzi Euro 3 e 50 bus alimentati a Gpl.
Il Piano predisposto dall’azienda – sostenuto per il 40% dalla Regione Emilia-Romagna, per il 30% dagli Enti locali soci e per il restante 30% in autofinanziamento – è già stato avviato concretamente. Oggi sono stati presentati alla stampa circa quindici esemplari dei 42 nuovi bus extraurbani Iveco Crossway diesel Euro 6 che sono stati immatricolati nel 2021, ed altri 34 arriveranno entro la fine dell’anno. Si tratta del primo lotto di acquisto della gara congiunta regionale che oltre a SETA ha riguardato anche Tper, Tep e Start Romagna e che consentirà l’immediata sostituzione dei mezzi con maggiore anzianità anagrafica e kilometrica e ad elevate emissioni. Entro la prima metà del 2022 saranno consegnati altri 68 nuovi autobus: nei prossimi lotti, sono previsti mezzi esclusivamente alimentati a metano, sia nella versione CNG mild hybrid per i servizi urbani, sia nell’innovativa modalità LNG che offre importanti vantaggi in termini di autonomia, costi di esercizio, prestazioni e sostenibilità per i servizi extraurbani.
L’ampliamento della flotta che utilizza il gas naturale comporterà la realizzazione di nuove infrastrutture di supporto: nel mese di novembre partiranno i lavori di realizzazione dei nuovi distributori interni aziendali di gas naturale nei depositi di Reggio Emilia e Piacenza, contestualmente verrà ampliato anche quello di Modena, attivo già dal 2015, che sarà dotato di nuove colonnine per l’erogazione del metano liquido LNG. Progettazione ed esecuzione tecnica sono stati affidati ad HAM Italia, azienda di riferimento del settore che si è anche aggiudicata la gara triennale per la fornitura del gas metano, garantendo a SETA regolarità nell’approvvigionamento ed una prima significativa quota di fornitura di biometano, che verrà utilizzato sui bus in servizio già dal prossimo mese di dicembre. L’inaugurazione dei nuovi distributori è prevista entro la prossima estate.
Filobus Trollino: il presente e il futuro della mobilità urbana sostenibile di Modena
Rinnovamento del parco circolante, sostenibilità ambientale e novità tecnologiche trovano perfetta sintesi negli investimenti realizzati e di prossima realizzazione per quanto riguarda la flotta filoviaria urbana di Modena. Ad inizio 2021 sono infatti entrati in servizio 8 nuovi filobus Solaris modello Trollino full electric (l’investimento complessivo di circa 6,5 milioni di euro è stato cofinanziato paritariamente dall’azienda e dalla Regione Emilia-Romagna), mezzi dalla tecnologia innovativa e flessibile presenti solo in poche altre realtà italiane ed europee. Il filobus Trollino, infatti, è equipaggiato con un gruppo di batterie ad alta capacità in grado di assicurare la propulsione autonoma esclusivamente elettrica: questo significa che – a differenza dei filobus di precedente realizzazione – non utilizza un motore ausiliario termico ma può circolare in marcia autonoma, per tratti di oltre 12 km, senza necessità di collegamento diretto con la linea aerea.
Questa caratteristica – unita al dispositivo automatico di attacco/stacco del trolley in linea – consente di gestire il servizio filoviario con una flessibilità finora preclusa: ad esempio è possibile variare in parte i percorsi delle linee senza dover necessariamente realizzare nuove costose infrastrutture di supporto. E’ un’innovazione tecnologia strategica, grazie alla quale il servizio filoviario acquisisce potenzialità di utilizzo superiori alle attuali e con costi di esercizio inferiori. Ciò ha consentito, ad esempio, di attivare già dal mese di luglio una deviazione strutturale durante i week-end dei percorsi delle linee filoviarie n°6 e 11A che, dal sabato pomeriggio e per tutta la domenica, non attraversano più il centro storico ma collegano Largo A. Moro e Largo Risorgimento percorrendo viale Vittorio Veneto interamente in marcia autonoma full electric.
Grazie ai positivi riscontri testati sul campo, questa settimana il Consiglio di Amministrazione di SETA darà il via all’acquisto di ulteriori 2 nuovi filobus Solaris Trollino, per un costo complessivo di circa 1,3 milioni di euro che sarà sostenuto dal Comune di Modena con fondi assegnati nell’ambito del PSNMS-Piano strategico nazionale per la mobilità sostenibile. I due nuovi filobus saranno in esercizio tra poco più di un anno, garantendo così il totale rinnovamento dei mezzi elettrici urbani da 12 metri. Dal 2024, il rinnovamento della flotta filoviaria modenese sarà completato grazie ad altri 8 filosnodati da 18 metri, che il Comune di Modena ha già previsto con ulteriori fondi PSNMS.
Tecnologia a servizio dell’utenza
Dal 1° ottobre su tutti i mezzi urbani SETA di Modena, Reggio Emilia, Piacenza, Carpi e Sassuolo è possibile pagare la corsa semplice a bordo del bus anche utilizzando bancomat e carte di credito contactless, senza costi aggiuntivi e senza registrarsi preventivamente. La nuova modalità di pagamento – che si aggiunge ed integra quelle già normalmente disponibili – è stata attivata in via sperimentale durante il periodo estivo ed è già diventata un’abitudine consolidata per gli utenti: gli utilizzatori aumentano al ritmo settimanale del 50% circa, complessivamente ogni giorno sono oltre 800 i biglietti venduti (di cui circa 500 solo a Modena).
Grazie a questa innovazione tecnologica pagare il viaggio sul bus è diventato piùsemplice, comodo e sicuro, soprattutto per gli utilizzatori occasionali. Complessivamente sono 366 (di cui 149 a Modena) i bus urbani allestiti con i nuovi validatori di colore verdea tecnologia EMV (Europay Mastercard Visa), che SETA ha acquistato grazie a risorse stanziate dalla Regione Emilia-Romagna. Pagare il viaggio in modalità contactless è estremamente semplice, basta accostare la tessera al validatore verde ed attendere che sul display appaia l’indicazione di avvenuto riconoscimento del titolo (luce verde, suono e messaggio testuale di conferma). Le carte accettate sono le carte di credito VISA e Mastercard e le carte di debito Maestro e VPay abilitate ai pagamenti contactless.
Il costo del biglietto urbano di corsa semplice acquistato a bordo con questa modalità rimane invariato rispetto all’acquisto a terra. Inoltre, pagando il bus con carta contactless si può accedere alla nuova tariffa urbana giornaliera ‘best fare’: si pagano solo le prime tre corse e dalla quarta corsa in poi nella stessa giornata non vengono effettuati ulteriori addebiti. Ogni carta posseduta può essere digitalizzata su differenti dispositivi elettronici (smartphone, smartwatch), facendo attenzione ad utilizzare sempre lo stesso supporto in caso di interscambio. Oltre all’estrema facilità d’uso, è garantita la totale sicurezza e riservatezza delle transazioni grazie all’omologazione dei validatori secondo i requisiti dei terminali POS. Entro la fine del 2022 è prevista l’estensione della tecnologia EMV anche ai servizi extraurbani.
I commenti
“La pandemia – ha sottolineato Antonio Nicolini, Presidente di SETA – ha fortemente penalizzato tutto il sistema del trasporto pubblico locale: le aziende hanno dovuto affrontare – e tuttora stanno fronteggiando – sfide molto complesse per garantire la continuità del servizio e la sicurezza degli utenti, nonché l’equilibrio economico e gestionale. Il Piano di investimenti di cui oggi diamo un primo resoconto rappresenta una risposta concreta, che denota la volontà di reagire e di fare programmazione strategica per rilanciare il servizio e rimetterlo al centro del dibattito pubblico”.
Per Andrea Corsini, Assessore ai Trasporti dell’Emilia-Romagna“Gli investimenti avviati da SETA si collocano perfettamente all’interno della strategia regionale, che vede il trasporto pubblico come grande protagonista della vita delle nostre comunità. E’ necessario che il sistema della mobilità collettiva riconquisti quote di utenza, come ci viene chiesto anche dai programmi comunitari nei quali la transizione ecologica deve accompagnarsi ad una spinta alla digitalizzazione del servizio, tanto sul fronte delle informazioni quanto su quello del miglioramento dell’accesso ai mezzi pubblici”.
“Rinnovamento delle flotte e spinta all’innovazione tecnologica sono elementi imprescindibili per far sì che i cittadini riprendano fiducia nei mezzi pubblici. Il successo del pagamento elettronico del biglietto a bordo dei bus è quindi confortante, anche perché questo sistema garantisce una mole di dati preziosi sulle abitudini degli utenti, che diventano fondamentali in sede di programmazione del servizio” ha dichiarato Alessandra Filippi, Assessora all’Ambiente e Mobilità Sostenibile del Comune di Modena.