Sono i primi due dei 112 filobus Solaris che si riverseranno per le strade di Genova, percorrendo le linee filoviarie urbane dei 4 Assi di Forza.

I filobus autosnodati del costruttore polacco, lunghi 18 metri e con una capacità di 133 posti totali, sono dotati di tecnologia Imc (In motion charging) e percorreranno le vie di Genova sia in modalità bifilare, sia con alimentazione a batteria elettrica. Gli interni sono studiati per garantire il maggior comfort di viaggio possibile per i passeggeri, con 36 posti a sedere, 2 postazioni per persone con disabilità e relativa rampa di accesso, 40 prese usb, illuminazione a Led.

Inoltre, sono dotati di telecamere per la videosorveglianza a bordo e conta-passeggeri, oltre ad avere la cabina autista completamente separata dall’accesso passeggeri.

I Solaris Trollino arrivano a Genova per i 4 Assi di Forza

Hanno preso parte alla presentazione dei due nuovi mezzi il viceministro alle Infrastrutture e Trasporti, il vicesindaco di Genova, l’assessore alla Mobilità del Comune di Genova, l’assessore regionale ai Trasporti, il consigliere delegato ai Trasporti della Città Metropolitana di Genova e il presidente di AMT Ilaria Gavuglio.

«L’arrivo a Genova dei primi due filobus del Progetto Quattro Assi di Forza non è solamente un passaggio dal forte valore simbolico ed emotivo – afferma l’assessore alla Mobilità del Comune di Genova – ma rappresenta anche un’ulteriore dimostrazione della concretezza e della visione per la città di questa amministrazione. Quando il progetto verrà ultimato, i cittadini avranno a disposizione un sistema di trasporto pubblico locale all’avanguardia, veloce, sicuro e moderno che non avrà nulla da invidiare a quelli delle maggiori metropoli italiane ed estere. Ci rendiamo conto che i cantieri provocano piccoli disagi alle persone, ma siamo altrettanto certi che tutti apprezzeranno quello che sarà il risultato finale, una svolta attesa da molto tempo e che adesso diventa realtà».

«Ancora una volta Genova si conferma una città virtuosa nello spendere i fondi del Pnrr – dichiara il vicesindaco di Genova – . È un motivo di orgoglio personale ma anche dei tanti che in Comune stanno lavorando su questa grande sfida nella quale Genova si sta dimostrando fra i Comuni più avanti nelle rendicontazioni della spesa e, quindi, nell’avanzamento dei lavori. Ne abbiamo ulteriore dimostrazione in questo contesto di una rimessa completamente nuova di oltre ventimila metri quadri, sotto il ponte che abbiamo riqualificato grazie ai fondi provenienti dal progetto degli Assi di Forza, e con l’inaugurazione dei primi due mezzi, degli oltre cento previsti, che presto vedremo circolare nella nostra città. Sappiamo che proprio l’ambito della mobilità è quello in cui l’Amministrazione ha lavorato di più ottenendo maggiori fondi per una rivoluzione molto profonda ed importante all’insegna della sostenibilità, dell’aria pulita e della velocità del trasporto pubblico».

«La consegna di oggi è un ulteriore tassello della progressiva elettrificazione del sistema di Tpl genovese, progetto al quale Regione Liguria, dal 2015, ha destinato ad Amt 48,4 milioni di euro per l’acquisto di 105 mezzi – spiega l’assessore regionale ai Trasporti – L’azienda inoltre prevede di destinare 28,8 milioni delle risorse 2024-2033 del Piano strategico nazionale mobilità sostenibile per l’acquisto di altri autobus elettrici. In totale abbiamo in cantiere di stanziare ulteriori 80 milioni per tutta la Regione. Ricordo che la Liguria è al comando nella speciale classifica delle regioni italiane relativa al numero di autobus elettrici circolanti rispetto al parco totale: il 5,4% dei bus sono elettrici, si tratta della percentuale più alta a livello nazionale. Nella classifica delle province Genova è in testa con l’8,6%».

«L’introduzione di questi nuovi filobus completamente green rappresenta un passo fondamentale nell’attuazione del nostro Piano Urbano della Mobilità Sostenibile – osserva il consigliere delegato ai Trasporti della Città Metropolitana di Genova – Questi veicoli, oltre a essere meno energivori, garantiscono un’efficienza senza precedenti grazie ai moderni sistemi di condizionamento e alla ricarica delle batterie tramite rete bifilare, eliminando l’uso del gasolio. Inoltre, per la prima volta, adottiamo mezzi nativamente dotati di tecnologia ADAS, che migliora la sicurezza su strada con il rilevamento di pedoni, ciclisti e veicoli anche nelle aree di visuale ridotta. Il trasporto pubblico a filo, oltre a migliorare la qualità della mobilità urbana, ha un impatto positivo sull’intera rete, riducendo la congestione e migliorando i collegamenti tra i vari territori».

«Quello di oggi è un passo decisivo nel percorso di elettrificazione della rete AMT, una scelta che abbiamo voluto compiere per realizzare nella Città metropolitana genovese un sistema di trasporto pubblico più ecologico, innovativo e sostenibile – sostiene il presidente di AMT, Ilaria Gavuglio – Un sistema che non solo contribuisca a ridurre le emissioni inquinanti nell’atmosfera, come dimostrano i risultati che rileviamo periodicamente a livello ambientale, ma che risponda anche ai bisogni dei cittadini: a bordo di questi bus elettrici di ultima generazione, i nostri utenti possono usufruire di un tragitto più veloce, ma anche confortevole e silenzioso. Un domani, grazie a uno dei principali progetti di mobilità intrapresi dal Comune di Genova, il Progetto Quattro Assi di Forza, sarà proprio questa la modalità di viaggio di cui usufruiranno i passeggeri percorrendo le quattro direttrici principali della rete pubblica cittadina».

«Il PNRR rappresenta un’opportunità unica per rilanciare la mobilità sostenibile e migliorare il trasporto pubblico locale in Italia – conclude il vice ministro alle Infrastrutture – Genova è un esempio virtuoso di come i fondi del PNRR, gestiti da un’amministrazione locale “del fare” e con il supporto del MIT, possano fare la differenza per il benessere dei cittadini. In questi anni il Governo ha fatto molto e Genova ha risposto bene con un netto passo in avanti sia sulla qualità del servizio, che sul contenimento delle emissioni.  L’obiettivo che ci siamo posti per l’intero tpl nazionale è quello di un servizio gestibile in termini economici, sostenibile nel tempo, e che fornisca all’utenza uno strumento adeguato per ridurre i flussi di traffico privato».

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