SOLARIS TROLLEY
A La Spezia è ai blocchi di partenza la riapertura della linea filoviaria chiusa nel 2012. Qui sono stati da poco consegnati otto Solaris Trollino da 12 metri acquistati dall’Atc Esercizio. L’acquisto è stato possibile grazie ad un investimento di 5,5 milioni di euro, di cui 3,7 utilizzando fondi europei, mentre i rimanenti 1,8 milioni […]
A La Spezia è ai blocchi di partenza la riapertura della linea filoviaria chiusa nel 2012. Qui sono stati da poco consegnati otto Solaris Trollino da 12 metri acquistati dall’Atc Esercizio. L’acquisto è stato possibile grazie ad un investimento di 5,5 milioni di euro, di cui 3,7 utilizzando fondi europei, mentre i rimanenti 1,8 milioni di euro sono stati messi sul tavolo direttamente dalla stessa Atc Esercizio. Con un costo unitario di 562.680 euro, i nuovi Trollino non si sentiranno certamente soli visto che a La Spezia da anni sono già in servizio alcuni modelli Breda 4001.12 acquistati nel 1988. Oltre all’acquisto dei nuovi mezzi, l’Atc Esercizio, ha revisionato e ammodernato tutti gli impianti e l’intera linea aerea di contatto utilizzando componentistica Elektroline. A La Spezia sono pronte attualmente tre linee urbane filoviarie, che raggiungono in totale i 18 chilometri ma il progetto è quello di portare la rete a coprire 30 chilometri con 12 filobus. .
L’allestimento interno scelto da Atc Esercizio per gli 8 filobus ricorda vagamente gli autobus urbani d’Oltralpe per via del grande utilizzo dei colore bianco unito alle finiture in acciaio spazzolato (vedi mancorrenti) e per la presenza del vano portaborse collocato dietro il primo sedile. I venticinque sedili sono comunque made in Italy e portano la firma di Ruspa che qui propone il modello City-pro che, oltre a garantire elevati livelli di comfort, risulta essere a prova di vandalo grazie ai materiali di cui è costituito.
Il Solaris Trollino è un filobus di ultima generazione, realizzato sulla base dell’Urbino. La vesione scelta da Atc Esercizio è quella da 12 metri a tre porte. Come tutti i nuovi filobus anche il Polacco è un bimodale con il motore elettrico ‘alimentato’ dalla rete aerea e l’endotermico diesel. In questo caso è Fpt a mettere la firma con il quattro cilindri serie N da 3,9 litri capace di 160 cavalli a 2.500 giri rispondente alla normativa Euro 5. Questo propulsore montato nella parte posteriore sinistra del veicolo, garantisce al veicolo la piena operatività in caso di problemi o di interruzioni di energia elettrica oltre ad essere inderogabile negli spostamenti all’interno del deposito, dove non è presente la linea aerea di contatto.