Il 31 maggio 2023 è stata la data di svolta. È stato il giorno in cui il Gruppo Sira Industrie ha preso il controllo di Sitcar, storica azienda della Motor Valley, dal 1978 player attivo nella produzione di minibus, scuolabus e veicoli speciali.

Da quel giorno sono passati quasi 16 mesi e Sitcar è in fase di rilancio, grazie all’estro e al fervore imprenditoriale di Valerio Gruppioni, presidente e Ceo di Sira, affiancato da Stefano Del Rosso nel ruolo di consulente, ex – tra le tante cose – presidente e amministratore delegato di IIA.

In foto Valerio Gruppioni, presidente e CEO di Sira Industrie, proprietaria di Sitcar dal 31 maggio 2024

Abbiamo fatto una chiacchierata con Valerio Gruppioni in occasione della giornata inaugurale di IBE Intermobility & Bus Expo (che uscirà prossimamente su queste colonne) e abbiamo toccato con mano l’ambizione del nuovo corso. Sitcar, non solo è tornata in pompa magna sul palcoscenico del mondo dell’autobus italiano, ma ha le idee chiare, molto chiare, sulla road map per ritagliarsi fette ci mercato nel prossimo futuro.

Grazie al know how e alla potenza di fuoco di un Gruppo che da anni è presente e ben radicato nel mercato cinese, Sitcar ha stretto una collaborazione con l’Oem Higer, di cui è dealer italiano. Per il mercato tricolore, la casa italiana è importatrice dei modelli elettrici made in China sopra le 8 tonnellate. Mentre per il segmento sotto le 8 ton, Sitcar torna con prodotti homemade, che saranno confezionati nel nuovo stabilimento di Campogalliano, in provincia di Modena, di oltre 70mila metri quadri.

A febbraio 2025, ci racconta Valerio Gruppioni partità la produzione in serie di quello che a Rimini per IBE è solo un prototipo, ovvero un modello a batteria – in fiera presente come scuolabus – immatricolabile anche come Classe III.

L’obiettivo? Presto detto: vendere nei prossimi tre anni 200 macchine. Difficile, sì, ma tutt’altro che impossibile. Soprattutto quando ci sono tutte le carte in regola per lavorare e lavorare bene.

Valerio Gruppioni ha una regola: fare le cose piano, per farle bene. Una regola delle “tre P”: pazzia, perché ci vuole sempre un pizzico di follia, passione (imprescindibile!) e pazienza, che è la virtù dei forti. Insomma, le basi sono solide, e il futuro sembra promettere bene.

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