Si tratta dell’autobus elettrico per il trasporto pubblico ‘di casa’. Le strade su cui si è svolto il test gli sono tutt’altro che sconosciute: l’S12 oggetto della comparazione è infatti in forza a Stadtwerke Bonn. Al cuore dell’autobus elettrico per il trasporto pubblico in oggetto vi sono i due motori elettrici asincroni ai mozzi delle ruote posteriori realizzati da Zf su assale Ave 130 (stesso equipaggiamento dell’Urbino 12). Friedrichshafen è una delle due realtà al mondo a realizzare questo tipo di componente. L’altra è Za-wheel, i cui dispositivi sono montati su alcuni modelli di Vdl. 120 kW la potenza di picco offerta da ciascuno dei due. Le batterie sono ‘a chilometro zero’, esemplari a litio ferro fosfato anch’essi usciti dalla fucina di Sileo. Ogni 200 chilometri, il veicolo ha bisogno di una ricarica, da effettuare tramite plug-in (tempo: 5 ore). Il clima è gestito da Spheros: Citysphere e Thermo S 230. Dentro al bus trovano posto fino a 83 persone (41 sedute).

Ecco l’autobus elettrico per il trasporto pubblico

Venendo al test, i passeggeri apprezzerebbero la quantità e accessibilità dei pulsanti di arresto (89), così come la facilità di pulizia (89). L’S12 è primo della rosa in fruibilità della cabina (100) e quantità di corrimano. Scarsa però la silenziosità: ultimo insieme alla creatura di Bolloré. Male anche la distribuzione dell’aria condizionata (55). Nel complesso, quanto a impressione da parte dei passeggeri, solo il Linkker fa peggio: il voto globale è 75,8. Neanche l’esame statico dà grandi motivi per gioire: la qualità della livrea è mediocre (un punto su tre), l’altezza interna idem. Buona l’accessibilità per disabili, la luminosità interna, la chiusura delle porte.

L’autobus elettrico per il trasporto pubblico è qui

Per quanto riguarda la ‘qualità della vita’ del conducente, il verdetto lo vuole ultimo classificato con un 70 tondo tondo di media complessiva. Le vibrazioni percepibili al posto di guida sono da 40, il comfort e lo smorzamento da 53. Bassi, e non è cosa di poco conto, i voti attribuiti dai tester alla visuale sui due lati e dagli specchietti, a cavallo tra sufficienza e insufficienza. Un bel 87, in compenso, se lo beccano gli interruttori, mentre le regolazioni di volante e cruscotto sono da 80.  E il test in laboratorio? Gli aspetti positivi: ottima economia nella gestione degli spazi, pareti laterali segmentate, elevata sicurezza in caso di incidente (con la chicca del commento: «La scheda delle procedure di soccorso dà indicazioni chiare»). Purtroppo, venendo alle rilevazioni negative, «la qualità della lavorazione e il comfort di viaggio sono limitati».

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