Siena, a processo il caso del pullman ribaltato sull’Autopalio
L’incidente che vide un pullman ribaltato sull’Autopalio, nel maggio 2019, sarà oggetto di processo per stabilirne le cause: così ha deciso il gup Ilaria Cornetti, che ha rinviato a giudizio 4 persone, tra cui l’autista.
L’incidente che vide un pullman ribaltato sull’Autopalio, nel maggio 2019, sarà oggetto di processo per stabilirne le cause: così ha deciso il gup Ilaria Cornetti, che ha rinviato a giudizio 4 persone, tra cui l’autista.
Pullman ribaltato sull’Autopalio, l’incidente
Il drammatico episodio era avvenuto nel 2019. Un pullman a due piani, che trasportava verso Siena una comitiva di circa 60 turisti dall’Est Europa, sbandando, si era poi ribaltato fuori dalla carreggiata lungo l’Autopalio.
Nell’incidente erano rimaste ferite 37 persone, mentre la guida turistica che accompagnava la comitiva, la russa Elena Urtaeva, di 41 anni, è rimasta uccisa, trafitta dal guard-rail.
Il processo
Inizialmente era stato arrestato il conducente, rimesso però in libertà dopo l’udienza di convalida, anche se era stato disposto dal giudice lo stop di un anno alla guida di bus. L’autista del pullman, Leonardo Santoro, di 39 anni, è accusato di omicidio stradale. Il processo si farà però anche per tre tecnici: un ingegnere dell’Anas, un dipendente della ditta che ha partecipato al collaudo del guard-rail, ed il progettista. Per questi ultimi il reato era già stato derubricato in quello di omicidio colposo. Sotto la lente era finito infatti il guard-rail da cui era rimasta infilzata la guida turistica: per la sua morte la famiglia è già stata risarcita. Si ipotizzerebbero carenze infrastrutturali con particolare riguardo alle barriere di protezione.
Il gup Cornetti ha comunque accolto l’eccezione di inutilizzabilità della perizia tecnica per quanto riguarda gli imputati, ma è scattato lo stesso il rinvio a giudizio. Sarà dunque solo il processo, che si celebrerà davanti al giudice Simone Spina, a ricostruire cosa avvenne e stabilire se l’incidente del pullman ribaltato sull’Autopalio fu dovuto a una distrazione dell’autista oppure se esiste un’altra verità.
«Siamo fiduciosi che nella sede opportuna potrà essere ricostruita l’esatta dinamica dell’incidente – sottolinea l’avvocato Di Marco, che assiste l’autista – e anche la responsabilità nella causazione dello stesso». Nella prima udienza a luglio ci sarà l’ammissione dei testimoni.