Sicilia, protesta operatori bus turistici. Servono aiuti per i trasporti
In Sicilia scendono in piazza per protesta 300 operatori di bus turistici. I manifestanti tornano in piazza dopo le richieste di dicembre 2020, per denunciare la mancata attenzione del governo regionale al settore. Chiedono inoltre un aiuto alla giunta per superare la crisi dovuta alla pandemia, che ha praticamente bloccato il loro lavoro. Sicilia, la […]
In Sicilia scendono in piazza per protesta 300 operatori di bus turistici. I manifestanti tornano in piazza dopo le richieste di dicembre 2020, per denunciare la mancata attenzione del governo regionale al settore. Chiedono inoltre un aiuto alla giunta per superare la crisi dovuta alla pandemia, che ha praticamente bloccato il loro lavoro.
Sicilia, la protesta degli operatori di bus turistici per la crisi covid
A causa dell’emergenza Covid-19, i noleggiatori di pullman sono fermi da più di un anno. 300 operatori, fra imprese e lavoratori dell’Associazione Bus Turistici Sicilia 2020, sono tornati in piazza Indipendenza a Palermo. Si sono fermati davanti a palazzo d’Orlean con una trentina di bus turistici, per chiedere aiuti alla giunta regionale. In una nota denunciano “la mancata attenzione verso un comparto completamente collassato dalla pandemia e dai mancati aiuti economici e le gravi disattenzioni da parte del governo regionale e nazionale”.
La contestazione al governo
La protesta degli operatori di bus turistici in Sicilia si sofferma soprattutto sul mancato inserimento di un contributo per la categoria noleggio con conducente bus ed autovetture nella finanziaria 2021/2023. Maurizio Reginella, presidente Abt Sicilia, ha dichiarato: “Da tempo ci sono stati promessi interventi tempestivi, quali la proroga della cassa integrazione, contributi a fondo perduto. Per non parlare del credito d’imposta al 110% per gli utenti utilizzatori di noleggio con conducente e taxi, e la sospensione di leasing e mutui. A breve ripartiranno i pagamenti dei mutui e noi avremo seri problemi economici“. Reginella ha poi toccato il tema dell’affiancamento al trasporto pubblico locale. “Solo una trentina di bus in realtà sono stati impegnati, troppo pochi rispetto alle aziende di bus turistici presenti nell’Isola. Chi sta lavorando inoltre avrà un pagamento a 120 giorni con una cifra irrisoria che non supera i 200 euro lordi giornalieri“.
   Reginella, infine, ha spiegato che i tempi dei pagamenti dei servizi di affiancamento potrebbero allungarsi. La Regione, infatti, erogherà il denaro in prima battuta ai concessionari di linea che poi li gireranno ai bus turistici.
Fonte notizia: ANSA
Fonte immagine: Giornale di Sicilia – Palermo