Il Regno Unito, dopo la Brexit, sembra abbia segnato un pesante autogol per quanto riguarda la ricerca degli autisti per lo piĆ¹ provenienti da altri Stati, mentre in Italia come vanno le cose?

Ascoltando i miei colleghi e osservando un percepibile spezzettamento del settore, sembra davvero che la passione per la guida non sia tramontata, mentre sarebbero molteplici le cause dellā€™allarme carenza di autisti registrato i realtĆ  giĆ  da diversi anni .

Tra gli aspetti piĆ¹ rilevanti ci sarebbero i costi per i titoli di guida e le retribuzioni invariate da ventā€™anni. Ottimo invece ĆØ lā€™impegno di alcune aziende nel formare in house gli aspiranti conducenti.

Un mestiere di grande responsabilitĆ 

Salire a bordo del nostro autobus, avviare il motore, mettere la scheda e partire, sono i fisiologici automatismi che ogni giorno effettuiamo cercando di scansare con lā€™esperienza le troppe preoccupazioni legate al servizio. Oltre alla mole di documentazione da portare al seguito, la facilitĆ  di incorrere in sanzioni ā€“ molte delle quali opinabili, ma penalizzanti per la patente -, lo scarso rispetto delle regole del CdS da parte degli automobilisti, monopattini e ciclisti, il dover fronteggiare professionalmente frequenti provocazioni e tanto altro ancora ā€“ come le aggressioni ā€“ sono, tirando le somme, le cause che fanno accendere i riflettori sulle buste paga dei conducenti.
Infatti quando si parla di un autista munito di cqc, si identifica una professione specializzata che, nella realtĆ , percepisce una retribuzione base discutibile se la relazioniamo ad altre professioni non specializzate e non di guida. A questo si aggiungono, in particolare nel Tpl, le turnazioni a piĆ¹ riprese che vincolano alle dodici o piĆ¹ ore di impegno il conducente. La realtĆ  in alcuni Stati ĆØ diversa, con piĆ¹ turnazioni e una maggiore retribuzione. Cā€™ĆØ piĆ¹ considerazione per lā€™autista.

Covid: dal bus al camion

Seppur con un certo ritardo, la politica con i Dpcm ĆØ riuscita a fornire delle risposte di ristoro al comparto del noleggio per il supporto al Tpl locale, nel frattempo perĆ², molti conducenti di bus sono migrati al trasporto merci. Qui hanno scelto la tipologia piĆ¹ idonea alle loro aspettative – nazionale, locale, internazionale – , riscontrando un trattamento piĆ¹ appagante seppur il comparto non sia privo di polemiche. Probabilmente ci sarebbe un cura per rendere appetibile una professione che si concentra sulla passione per la guida e che non va assolutamente persa. Si tratta di investimenti importanti per tutto il bacino dei trasporti oggi piĆ¹ che mai coinvolto nella conversione ecologica. Ma non basta, infatti ĆØ necessario avere il coraggio di riformulare le contrattazioni e le disponibilitĆ , operazione che permetterebbe di conseguenza la creazione di molti posti di lavoro.

Capitolo aziende

Piccole, medie o grandi che siano, anche aziende e associazioni devono fare la loro parte in un periodo cosƬ drammatico per il nostro Paese. Ad esempio, offrire anche ai molti conducenti fuori gioco e definiti ā€œsoggettivamente scomodiā€ una nuova possibilitĆ  di integrazione nel lavoro, cosa che in realtĆ  non avviene. CosƬ, come far cadere i burocratici vincoli per gli autisti piĆ¹ anziani e in cerca di lavoro. Attualmente infatti, il comparto appare divisivo e, si passa con imbarazzo da lavoratori molto garantiti ad altri che nella medesima mansione non lo sono. Nel corso degli ultimi ventā€™anni dove si ĆØ girata principalmente la vite sulla testa dei conducenti, credo che potrebbero essere maturi i tempi per una riconciliazioneĀ apertura in questo senso, vista lā€™importante esigenza nazionale. La formazione di guida italiana ĆØ tra le piĆ¹ rinomate nel mondo, e grazie agli accordi internazionali, allā€™estero sono tra le piĆ¹ convertibili senza esame.

Proprio sulle cause della carenza di conducenti, si sta ragionevolmente esprimendo da tempo Marco Odone, segretario nazionale della Uiltrasporti, il quale oltre a proporre importanti defiscalizzazioni che permetterebbero buste paga concretamente piĆ¹ alte, invoca coraggiosamente e responsabilmente, un cambio di rotta anche nel comparto merci.

(Articolo di Gianluca Celentano, conducente bus)

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