Altri sei Man Lion’s Coach pronti per le linee Flixbus. È stata consegnata in questi giorni, a Cosenza, una flotta di turistici con il leone sulla calandra, entrati a far parte del parco mezzi dell’azienda Bus Mobilità.

man lion's coach flixbus

Man Lion’s Coach, forme senza tempo

Il Man Lion’s Coach si è aggiudicato l’iF Design Award 2018. La scelta era tra 6.402 candidati di 54 paesi. Il turistico MAN ha trionfato nella categoria “Automobiles/Vehicle/Bikes”. Un riconoscimento che si aggiunge nel palmares del Leone, aggiungendosi alle medaglie vinte dal MAN Intercity (2016) e dal Neoplan Tourliner (2017).

Trattasi di un autobus che si contraddistingue soprattutto per le sue forme senza tempo. Il nuovo look MAN sul muso, sulla vigorosa parte posteriore e sulle fiancate conferisce al MAN Lion’s Coach il suo aspetto caratteristico. I progettisti hanno dato particolare importanza a una chiara separazione delle aree funzionali: posto di guida e zona passeggeri, vano bagagli e gruppo motore.

Particolarmente di rilievo inoltre sono i nuovi fari anteriori, che possono essere interamente a LED. Caratteristica distintiva del nuovo gruppo ottico sono i fari diurni che fungono anche da indicatori direzionali. Ma anche l’interno del MAN Lion’s Coach è degno di nota: una banda luminosa continua a LED illumina l’area del tetto con la sua piacevole luce color bianco caldo.

Il nuovo sistema Colour & Trim pone l’accento su colori più chiari e più freschi per un ambiente raffinato e accogliente. Allungando i vani portaoggetti in direzione del parabrezza e ampliando l’altezza libera e lo spazio al di sotto della cupola frontale, è stata creata un’atmosfera molto confortevole sia per i passeggeri che per il conducente.

Man Lion’s Coach, la prova su strada

AUTOBUS ha recentemente provato, nel dicembre 2018, il Lion’s Coach nella versione da 13 metri due assi. Ecco un passaggio: «Si scivola sul tratto della A1 sull’altalena tra l’undicesima e la dodicesima marcia veleggiando tra gli 85 e i 100 chilometri orari, velocità seduta sulla forchetta tra gli 800 e i 1.000 giri. A parte un fruscio (fastidioso) sull’anteriore dovuto allo specchietto destro e alla rototraslante la traversata padana è piacevole. Forse un po’ di beccheggio sull’anteriore, ma il nostro 13 metri è carico sino all’orlo. Su questo tratto la Acc è tanta roba. Fissata la distanza massima di 75 metri, la sicurezza è un dato di fatto e la guida una bella esperienza. Lungo i primi 65 chilometri nel piattume tiepido che divide Milano e Piacenza il tedesco si scola circa 14 litri per un consumo di 4,5 chilometri/litro. Bene, si procede verso Parma con l’Efficient roll che alza la mano solo su un piccolo tratto in corrispondenza di Piacenza, ma in seguito apprezzeremo questa tecnologia».

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