Scania verso la produzione a impatto zero. Focus sul bus, con Karin Rådström
“L’elettrificazione da sola non risolverà le sfide che ci troviamo ad affrontare”. Gli autobus a metano (compresso e liquefatto) rimangono le migliori applicazioni al di fuori dei centri urbani. Idrogeno? Non ora. Elettrico a batteria? Presto in produzione seriale. Questa è la filosofia di Scania, come spiega Karin Rådström, nominata all’inizio di quest’anno Executive Vice […]
“L’elettrificazione da sola non risolverà le sfide che ci troviamo ad affrontare”. Gli autobus a metano (compresso e liquefatto) rimangono le migliori applicazioni al di fuori dei centri urbani. Idrogeno? Non ora. Elettrico a batteria? Presto in produzione seriale.
Questa è la filosofia di Scania, come spiega Karin Rådström, nominata all’inizio di quest’anno Executive Vice President, Head of Sales and Marketing.
Al Busworld 2019 a Bruxelles, un paio di settimane fa, ha aperto il suo discorso annunciando che “nel 2021 tutte le attività produttive di Scania saranno prive di combustibili fossili“.
Nel frattempo, all’interno della nuova gamma Scania Citywide lanciata al Busworld, trova spazio l’autobus elettrico con il logo Scania, il Citywide Bev, finalmente nella versione che approderà alla produzione in serie nella seconda metà del prossimo anno. Ma l’elettrificazione è solo un tema. Anche marginale, se andiamo a considerare cosa sta arrivando: la guida autonoma porterà un vero e proprio cambiamento di paradigma per il settore dei trasporti. Parola di Karin Rådström.
Scania e Traton. Verso il futuro, insieme
Karin Rådström, Traton ha recentemente annunciato un piano per un miliardo di investimenti in cinque anni sulla mobilità elettrica. Quali saranno le conseguenze per il business degli autobus in Scania?
“Naturalmente ciò ci renderà più competitivi a lungo termine, perché abbiamo un investimento che possiamo dividere su volumi maggiori. Ci rafforza. All’interno di Traton collaboriamo molto, soprattutto sulle nuove tecnologie e sulla ricerca e sviluppo. Non è sempre stato così facile, perché le aziende che fanno parte del gruppo hanno un background, una storia, delle tecnologie diverse. Quindi è bene collaborare su cose nuove, come l’elettrificazione e la guida autonoma“.
La nuova generazione di Scania Citywide presentata a Busworld porta già qualche risultato di questa collaborazione? Forse sul Citywide Bev…
“Non molto, perché la maggior parte del lavoro di ricerca e sviluppo è stato fatto prima della formazione del gruppo Traton. Se si considerano i componenti, non ci sono molte somiglianze. Ma stiamo cercando di lavorare con gli stessi fornitori. Oggi, in realtà, la maggior parte delle caratteristiche del nuovo autobus Scania derivano dalle novità che abbiamo introdotto nella nostra nuova generazione di camion, lanciata nel 2016. Direi che gli elementi in comune con i camion Scania sono più grandi di quelle con gli autobus Man“.
Quando inizierà la produzione di massa dell’elettrico Scania Citywide Bev? Sarà costruito su una linea separata?
“Inizieremo la produzione industriale nel terzo trimestre del prossimo anno. Stiamo già partecipando alle gare d’appalto sul mercato europeo. Le operazioni inizieranno alla fine del prossimo anno o all’inizio del 2021″.
Karin Rådström: batterie riciclate, un nuovo business
Il costo iniziale è oggi una delle principali barriere per municipalità e aziende di trasporto che desiderano acquistare un autobus elettrico. Quali strumenti Scania può offrire ai clienti europei per rendere l’acquisto accessibile?
“Scania ha la società finanziaria più forte del settore. Ci baseremo su questo per avere un’offerta competitiva anche quando si tratterà di autobus elettrici. Nonostante il numero di autobus elettrici sia già abbastanza elevato, pensiamo che sia ancora importante avere sistemi di finanziamento che riducano i rischi”.
La riciclabilità delle batterie è una delle questioni chiave quando si parla di passaggio ai veicoli elettrici. Cosa farete con le batterie alla fine della loro vita a bordo del veicolo?
“Ci stiamo lavorando. Gestire la seconda vita delle batterie potrebbe rappresentare un nuovo business per Scania. È troppo presto per essere più specifici”.
Autobus ad Lng per le lunghe distanze
A Bologna Scania consegnerà presto i primi autobus interurbani ad Lng. E l’anno scorso avete lanciato un coach, sempre alimentato ad Lng.
“Abbiamo venduto questo veicolo finora principalmente in Spagna e in Italia. Quindi si tratta ancora di piccoli numeri. Penso che abbia un grande potenziale, ma ogni volta che si inizia con qualcosa di nuovo è normale che ci voglia un po’ di tempo”.
Vede le trazioni a gas come un “ponte” per la futura elettrificazione completa del trasporto o pensa che possano essere soluzioni adeguate a lungo termine?
“Entrambi. Il nostro approccio in Scania è che l’elettrificazione da sola non risolverà le sfide che stiamo affrontando, quando consideriamo l’intero sistema. Riteniamo che il gas (compresso o liquido) sia una buona soluzione. Ci vorrà molto tempo prima che l’elettricità sia competitiva con il gas su aspetti come autonomia e capacità di passeggeri“.
Guida autonoma? La vera rivoluzione!
Scania sta lavorando sull’idrogeno?
“Sì, abbiamo alcuni camion di prova. Ma in questo momento non abbiamo piani per la produzione in serie. Personalmente penso che sarà una buona tecnologia di complemento, un pezzo del puzzle a lungo termine. Ma ci sono anche grandi sfide da affrontare, come l’altissima pressione…”.
La guida autonoma è un altro tema chiave del settore. Scania ha già annunciato un progetto pilota in Svezia a partire dal 2020…
“Si parla molto di elettrificazione, ma penso che la guida autonoma sia destinata a cambiare il business in una scala completamente diversa. Cambierà davvero tutto. Per noi potrebbe anche cambiare i modelli di business. Stiamo iniziando i test a Stoccolma e abbiamo anche un test per i camion nelle miniere australiane. Negli autobus il cambiamento inizierà in corsie dedicate, nelle applicazioni Brt. Ci vorrà del tempo prima di avere autobus privi anche del safety driver”.
Karin Rådström: impianti fossil-free entro il 2021
Come si aspetta l’autobus del futuro?
“Alcuni pensano che gli autobus saranno più piccoli perché non avranno un autista. Il motivo per cui oggi abbiamo autobus di determinate dimensioni, come gli autobus di 12 metri, è il costo del conducente. Non è economico utilizzare autobus di piccole dimensioni. Tra dieci anni, se gli autobus saranno completamente autonomi, forse potranno essere più corti. Per quanto mi riguarda, non penso che ci saranno cambiamenti così grandi. Oggi ogni autobus è diverso, in ogni città, e non c’è una ragione specifica per questo: in alcune città si entra da dietro, in altre si paga il biglietto sul bus… quindi penso che anche in futuro ci saranno diversi tipi di veicoli in città diverse. Sulle tratte molto frequentate, in particolare, probabilmente continueremo ad avere autobus di grandi dimensioni, perché lo spazio rimarrà un aspetto critico delle aree urbane”.
Aprendo il suo discorso a Busworld, ha affermato che nel 2021 tutte le operazioni di Scania saranno fossil-free, ovvero avverranno senza emissione di combustibili fossili. Può essere più precisa?
“Stiamo trasformando le nostre fabbriche in tutto il mondo in modo che funzionino con elettricità generata senza utilizzo di combustibili fossili. Abbiamo un progetto che sarà realizzato entro il 2021. Utilizzeremo energia rinnovabile disponibile localmente, e dove non ci sarà abbastanza energia priva di combustibili fossili, compenseremo acquistando certificati verdi“.