Altri cinquanta di questi giorni: Scania Italia spegne cinquanta candeline. L’immatricolazione dei veicoli industriali del marchio Scania in Italia inizia nel 1974. Da allora, tecnologie, strutture e persone hanno contribuito ad affermare il Grifone, riconosciuto come simbolo di soluzioni all’avanguardia e di consulenza strategica per un trasporto a prova di futuro. Scania, nata dall’unione di “VABIS” (Vagnfabriks Aktiebolaget i Södertelge) fondata nel 1891 con “Maskinfabriksaktiebolaget Scania i Malmö”, è una delle poche case costruttrici di veicoli che possono vantare una tradizione così lunga e ininterrotta.

La stori di Scania in italia

La sua storia in Italia inizia negli anni Settanta quando Armando Rangoni, riconoscendo nel marchio Scania un grande valore, fonda la società indipendente “Italscania Autocarri S.p.A”, ottenendo il mandato per l’importazione dei prodotti della casa svedese.

Con l’istituzione del Mercato Comune Europeo e una più libera circolazione delle merci, si apre la possibilità anche agli autotrasportatori italiani di conoscere Scania, già molto apprezzata in diversi altri paesi europei. Nonostante la crisi economica, dal 1973 al 1976, vengono venduti i primi 2.000 veicoli, tramite una rete che contava all’epoca 13 concessionarie autorizzate. La rapida crescita di Italscania è segnata da importanti traguardi: 10.000 veicoli venduti in Italia già nel 1984, 20.000 nel 1990 e 30.000 nel 1995. Agli inizi del 1999 Italscania viene acquisita da Scania Group e rinominata “Italscania S.p.A.”. Durante il 2023, Italscania segna il superamento di 100.000 autocarri venduti in Italia, forte di una rete commerciale e di assistenza consolidata costituita da 112 officine e 18 concessionarie, distribuite in maniera capillare su tutto il territorio nazionale, coordinate dalla sede centrale posizionata nella periferia industriale di Trento Nord.

Uno dei fattori determinanti del successo iniziale fu l’alta qualità del servizio post vendita offerto. L’ingegnere Sten Fagerdahl ebbe un ruolo fondamentale nello sviluppo della rete di assistenza e come responsabile del reparto tecnico. A lui si devono l’iniziale ampliamento della rete e gli elevati standard di qualità che oggi la contraddistinguono.

Le realtà imprenditoriali che nella seconda metà degli anni Settanta sposarono per prime il progetto di Scania furono Autoveicoli Erzelli, Italcar, Leiballi & Cuzzuol, Sacar, Scandicar e Toscandia oggi guidate dalla seconda o dalla terza generazione. Iniziò con loro lo sviluppo di una rete, nel tempo sempre più riconosciuta come un’organizzazione estremamente appassionata, competente e in grado di offrire proposte commerciali e servizi all’avanguardia. Oggi, in questa fase di grandi trasformazioni tecnologiche, sono davvero fiero del lavoro di formazione e di continuo aggiornamento alla rete nazionale, svolto in sinergia anche con la Casa Madre. Insieme alle competenze e conoscenze tecniche sono cresciuti anche lo spirito di squadra e il senso di appartenenza. Solo così creiamo un valore aggiunto per i nostri clienti, perché le persone fanno la differenza, dichiara Andrea Carolli, Direttore Rete Scania Italia.

Tra le figure che nel tempo si sono succedute alla guida di Scania in Italia, Christian Levin, amministratore delegato dal 2006 al 2010, ha dato proprio in quegli anni un forte impulso allo sviluppo di quello che sarebbe diventato il  modello di gestione e di leadership per tutta l’organizzazione commerciale di Scania nel mondo. Oggi, Levin è Presidente e Ceo di Scania, nonché Ceo di Traton che raggruppa i marchi del Gruppo Volkswagen attivi nel settore dei veicoli industriali.

La relazione con i nostri clienti nel tempo è mutata verso forme più complesse, trasformandosi in consulenza strategica per determinati progetti. In Scania una cosa non è mutata nel tempo: l’ostinata volontà di mettere in strada la migliore soluzione possibile, su misura per ogni cliente e sostenibile nel tempo”, dichiara Enrique Enrich, Presidente e Amministratore Delegato di Scania Italia.

In primo piano

Articoli correlati