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Roma Tpl, è caos: la giunta sta valutando di rescindere anticipatamente il contratto. «I chilometri percorsi irregolarmente sono pari al 25 per cento ed è per questo che abbiamo deciso di pagare solo il 75 per cento al consorzio», che gestisce circa un quinto delle tratte cittadine focalizzandosi sulle linee periferiche. La dichiarazione è dell’assessore alla mobilità Linda Meleo. La giunta sta cercando appigli giuridici per interrompere il rapporto. Due le principali criticità: la modifica dell’assetto della società consortile dopo l’uscita di due aziende e il fatto alcune aziende subappaltatrici con contratto scaduto continuano ad operare. Motivi per cui la giunta ora vuole andare fino in fondo e interrompere il contratto con Roma Tpl, per poi bandire una nuova gara per affidare il servizio. L’azienda non l’ha presa bene: «Se decidessero di stracciare il contratto andrebbero incontro a una causa milionaria», questo, in sintesi, il messaggio inviato dal consorzio con una lettera al Campidoglio. Nel frattempo, chi sta pagando le conseguenze della diatriba sono i lavoratori della società, senza stipendio da venti giorni. I sindacati hanno indetto uno sciopero per questo venerdì (25 novembre).

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